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Disordini nel centro di Zurigo Scontri con la polizia da parte di alcune centinaia di manifestanti. Due auto date alle fiamme e diverse vetrine distrutte
ZURIGO - "Ho sentito del rumore e dalla finestra ho visto almeno 500 persone con il volto coperto". Così un lettore, che vive nel quartiere zurighese di Lochergut, ha raccontato a 20min.ch venerdì sera. Stando al suo racconto. i manifestanti si sarebbero riuniti sulla Seebahnstraße e avrebbero esploso alcuni petardi. Dopo le prime scaramucce con la polizia, il corteo si sarebbe mosso in direzione della Langstraße ed Helvetiaplatz, dove alcune persone avrebbero frantumato i vetri di alcune vetrine e fatto esplodere altri petardi. La polizia è intervenuta in tenuta antisommossa lanciando del gas lacrimogeno per disperdere i manifestanti.
Le prime segnalazioni sono giunte alla redazione di 20min.ch verso le 21.30 di venerdì. Una lettrice ha raccontato che un importante assembramento di persone, che si trovava nei pressi della stazione ferroviaria di Wiedikon, si è scagliato contro gli agenti presenti. Questi ultimi si sarebbero ritirati, lasciando via libera al corteo, che ha raggiunto la Seebahnstraße, percorrendola in direzione del quartiere zurighese di Lochergut.
Dopo i primi contatti con gli agenti sulla Seebahnstraße, i manifestanti si sono diretti verso la Langstraße, Helvetiaplatz e la Europaallee, dove sarebbero stati esplosi diversi petardi, frantumato finestre e dato fuoco a due autovetture. La polizia oltre al lancio di gas lacrimogeni, ha usato un idrante per disperdere i manifestanti.
A 20min.ch sono giunte anche la proteste di alcuni abitanti di Zurigo, che hanno assistito agli atti vandalici. Un'azione ritenuta "senza senso" anche perché i manifestanti avrebbero distrutto diverse finestre e vetrine di piccoli esercizi commerciali e dato fuoco a container dei rifiuti.
Stando a quanto riferisce il Tages-Anzeiger, alcuni manifestanti hanno mostrato uno striscione con la scritta "Reclaim the Streets", che indica un collettivo di attivisti che sostengono l'idea che gli spazi pubblici siano di proprietà collettiva. Inoltre gli attivisti appartenenti a questo gruppo si dichiarano nemici del dominio delle multinazionali nel processo di globalizzazione.
La manifestazione si è sciolta verso la mezzanotte.
