Nell'attacco sono state uccise 24 persone. "Abbiamo sentito i colpi che ci seguivano"
ROMA - "Abbiamo sentito i colpi che ci seguivano". Mentre una guida descriveva loro i capolavori del Bardo, i turisti italiani Marcello Salvatori e la moglie Maria Rita si sono ritrovati testimoni dell'attacco avvenuto al museo mercoledì 18 marzo.
I residenti di Latina, città dell’Italia centrale, hanno filmato questi momenti di panico, il video è stato trasmesso in esclusiva sul sito repubblica.it. "Abbiamo pensato che fosse caduta una statua - ha detto Marcello - in un primo momento nessuno è stato preso dal panico, ma pochi secondi più tardi abbiamo sentito una raffica". I turisti quindi hanno iniziato a fuggire e a hanno trovato rifugio in una scala secondaria.
I due italiani sono stati salvati dalla polizia e messi in un luogo sicuro. Una donna che era nel gruppo è stata leggermente colpita da un proiettile o da detriti, “ma una persona che era in una di queste camere è caduta, penso che sia morta", ha raccontato Marcello.
Nell'attacco al Bardo sono state uccise 24 persone, tra cui 20 turisti, un poliziotto, un tunisino e due terroristi. Sono stati registrati anche quarantasette feriti.
La riapertura - La riapertura al pubblico del museo Bardo di Tunisi è stata rimandata e la cerimonia che si terrà oggi alle 15.30 sarà riservata alle autorità e ai giornalisti. Lo si apprende dal sito del ministero dell'interno tunisino.