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Pochi giorni fa hanno partecipato alla Winter Session di Palco ai giovani 2017, ammaliando il pubblico
LUGANO - E grazie ai numerosi voti ottenuti da coloro che hanno assistito alla performance si sono persino aggiudicati il premio messo in palio da uno sponsor della rassegna.
Di base a Lugano, il giovane combo - nato sul finire del 2015 per mano di Francesco Fabris (voce, tastiere), Nicolò Tamà (chitarra), Andrea Piffaretti (basso) e dei fratelli Emanuel (chitarra) e Valentin Kopp (batteria) - sta per entrare in studio di registrazione in previsione della realizzazione del primo ep, la cui uscita è attesa nel corso della prossima primavera…
Si muovono all’interno di un limbo sonoro costruito attorno a sonorità di matrice psichedelica. Non è semplice, e i Bumblebees dimostrano di avere le idee perfettamente in chiaro. A documentarlo, oltre alla dimensione live, sono le prime due demo pubblicate su Facebook, “Time Still Change” e “Rain”.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Valentin, che da qualche mese è impegnato sui banchi dell’Hemu (Haute Ecole de Musique) di Losanna. «Qui all'Hemu sono l’unico, gli altri sono iscritti al Politecnico di Zurigo», mi spiega. «Ma la distanza non è un problema: quasi ogni fine settimana riusciamo a ritrovarci in sala prove...».
Valentin, tra poche settimane verrà pubblicato il vostro primo ep… Cosa vuoi dirmi al riguardo?
«L’ep raccoglierà cinque brani, tra cui le nuove versioni di “Time Still Change” e “Rain”, che registreremo tra una decina di giorni tra le mura della Smart Academy di Balerna».
Raccontami delle tre canzoni inedite...
«Alla base c’è della psichedelia che, a tratti, si mescola a un contesto di indirizzo dream pop...».
Quale il titolo della produzione?
«“Pollination”».
Chi troviamo nei vostri ascolti più frequenti?
«Tame Impala, King Gizzard & The Lizard Wizard, così come Beatles, Led Zeppelin e Pink Floyd...».
Quando il prossimo show in Ticino?
«Sarà il realease party dell’ep… Si terrà presumibilmente tra aprile e maggio in una location ancora da definire…».
