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«I terroristi sono venuti vicinissimi a me e non capisco perché non mi abbiano colpito per primo»

BURKINA FASO«I terroristi sono venuti vicinissimi a me e non capisco perché non mi abbiano colpito per primo»

14.08.17 - 19:02
Due jihadisti hanno sparato sulla folla di clienti di un ristorante turco frequentato dalle élite locali e dagli stranieri a Ouagadougo
Keystone
«I terroristi sono venuti vicinissimi a me e non capisco perché non mi abbiano colpito per primo»
Due jihadisti hanno sparato sulla folla di clienti di un ristorante turco frequentato dalle élite locali e dagli stranieri a Ouagadougo

OUAGADOUGOU - Un attacco rapido, determinato, sanguinario, che ieri sera in un ristorante ha lasciato in terra i corpi di almeno 18 morti - cifra pare destinata a salire -, per lo più bambini e donne, e almeno otto feriti a Ouagadougo, capitale del poverissimo stati africano del Burkina Faso.

Due jihadisti in jeans e giubbotti arrivati in motocicletta hanno sparato sulla folla di clienti, soprattutto famiglie benestanti con bambini, di un ristorante turco, frequentato dalle élite locali e dagli stranieri. Poi si sono barricati all'interno prima di venire uccisi da un blitz delle forze speciali dopo una sparatoria durata ore. Fra gli otto feriti, alcuni cittadini francesi e turchi.

La testimonianza - «Ho udito un gran fracasso quando (i terroristi) hanno fatto schiantare un'auto con le loro moto. E prima che potessi rendermi conto di ciò che stava accadendo, hanno cominciato a sparare ai clienti seduti sui tavoli all'aperto», ha raccontato Assane, che assiste i clienti del ristorante. I due giovani terroristi, arrivati in moto verso le 20 locali di ieri (le 21 in Svizzera), nascondevano le loro armi automatiche sotto ai loro giubbotti, ha raccontato Assane, che si è gettato a terra ed è riuscito a sfuggire alla furia assassina dei terroristi, ma si è ferito le mani con dei vetri in terra. L'uomo se l'è vista brutta: i terroristi «sono venuti vicinissimi a me e non capisco perché non mi abbiano colpito per primo". Assane non sa che sorte sia toccata ai suoi amici e colleghi: «Li ho chiamati a lungo invano. nessuna risposta», racconta.

Le comunicazioni ufficiali - Interrogato dall'ats, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha dichiarato che non ha al momento alcuna informazione su eventuali vittime elvetiche. L'ambasciata svizzera di Ouagadougou è in contatto con le autorità locali e verifiche sono in corso, ha precisato.

Finora non c'è stata alcuna rivendicazione, ma il copione dei due terroristi è quasi la fotocopia di quello già sperimentato nel gennaio del 2016 nella stessa Ouagadougou, in due ristoranti fra loro attigui, frequentati da stranieri, finito in un bagno di sangue, con 30 morti: un'azione, quella dello scorso anno, rivendicata da Al Qaida nel Maghreb Islamico e da un altro gruppo jihadista che opera in africa nord-occidentale: il fronte Al Mourabitoun. Gli esperti dicono che l'Isis, che comunque in Africa subisce la concorrenza di Al Qaida, ha avuto scarsa penetrazione nel Burkina Faso.

La conclusione della vicenda è stata comunicata stamani in una conferenza stampa dal ministro per le comunicazioni del governo burkinabè, Remy Danguinou. "Le nostre forze speciali - ha detto - hanno neutralizzato due terroristi e il numero delle vittime, ancora provvisorio, è di 18 morti e di vari feriti", aggiungendo che i morti sono in maggioranza "bambini e donne". Nell'irruzione delle forze di sicurezza nel ristorante "Aziz Istanbul", sono inoltre rimasti feriti tre 'teste di cuoio', che sono arrivati sul posto in piena notte a bordo di veicoli blindati.

 

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