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Il Gran Consiglio invita il Consiglio di Stato ad accogliere parzialmente l'iniziativa di Angelo Paparelli, fortemente osteggiata da GastroTicino
BELLINZONA - L'acqua potabile, e la sua offerta gratuita in caraffa ai clienti nei ristoranti, è stata il tema di discussione della modifica dell'articolo 24 della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione. Un argomento al centro di un'iniziativa parlamentare presentata nella forma generica da Angelo Paparelli per il Gruppo della Lega dei Ticinesi.
L'iniziativa è avversata fortemente da GastroTicino, mentre l'Associazione dei consumatori accoglie positivamente la proposta di mettere in tavola, al momento della presentazione dei menu, una caraffa di acqua potabile, gratis. Il tutto rispettando termini di legge già vigenti, anche se generalmente ignorati. Oltre alla Lega dei Ticinesi anche il PLR è favorevole alla proposta Paparelli (con le limitazioni del rapporto di Franco Celio), così come il PS e i Verdi (ai quali il rapporto Celio, che invita con un "cortese richiamo" all'osservanza della legge, sembra peraltro insufficiente).
Bisogna trovare un prezzo corretto, afferma Franco Celio, per l'acqua del rubinetto che viene gasata in un secondo momento, e la pratica deve essere pubblicizzata maggiormente. Anche per i riscontri turistici che tale possibilità può avere, dato che in vari Paesi è una pratica abituale e ben conosciuta.
Il Parlamento, sentiti tutti i pareri, ha deciso di approvare con 62 voti favorevoli, 1 contrario e 2 astenuti le conclusioni del rapporto che invita il Consiglio di Stato ad accoglie parzialmente l'iniziativa parlamentare. Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha annunciato che è previsto un incontro con i vertici di GastroTicino, dove sul tavolo sarà messo questo argomento.
