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CANTONE«Vogliono trasformare il Ticino nell'HUB elvetico dei finti rifugiati»

20.10.16 - 10:10
In un'interrogazione, Boris Bignasca chiede al Consiglio di Stato di fare chiarezza sull'ampliamento del Centro accoglienza di Camorino
TiPress
«Vogliono trasformare il Ticino nell'HUB elvetico dei finti rifugiati»
In un'interrogazione, Boris Bignasca chiede al Consiglio di Stato di fare chiarezza sull'ampliamento del Centro accoglienza di Camorino

LUGANO - Il centro per richiedenti l'asilo di Camorino, come confermato da Paolo Beltraminelli lo scorso giugno, sarà ampliato per ospitare fino a 150 persone. Una capacità tripla rispetto a quella attuale che rischia di «provocare seri disagi alla popolazione» e «far lievitare i costi» secondo Boris Bignasca, che precisa come le attuali spese per la macchina dell'asilo costeranno alle autorità federali oltre 1.6 miliardi di franchi.

Un effetto che si propagherà in particolar modo ai cantoni di frontiera, spiega il deputato leghista, stimando un aumento complessivo dei costi a «oltre 3 miliardi di franchi», fra Cantoni, Confederazioni e Comuni. L'impressione è che «DSS e autorità federali vogliano trasformare il Ticino nell'HUB elvetico dei finti rifugiati» afferma Bignasca, che chiede al Consiglio di Stato il motivo dietro alla scelta di triplicare i richiedenti a Camorino.

Costi di ampliamento e complessivi sono altri due punti sollevati dal deputato che, soffermandosi sulla figura degli «asilanti», chiede inoltre al Consiglio di Stato di fornire dati numerici riguardo la loro presenza sul territorio, i nuovi arrivi nel 2016, i costi sostenuti dai singoli Comuni nel 2015 e le previsioni per l'anno in corso e quello venturo, oltre ad illustrare le misure che il Governo sta studiando, in «forma di lavori di pubblica utilità», per fornire un'occupazione a queste persone.

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