La deputata UDC Lara Filippini "lancia l'allarme" sulla questione debiti in Ticino con un'interrogazione al Consiglio di Stato
BELLINZONA - Il fenomeno dell'aumento del numero di cittadini con debiti di vario genere sta assumendo, secondo la deputata ticinese Lara Filippini, proporzioni sempre più «incontrollabili». Una situazione preoccupante che ha fatto scattare un'interrogazione al Gran Consiglio, invitando quest'ultimo a «paragonare i dati attuali a quelli di tre anni fa».
La deputata UDC, assieme ai colleghi Gabriele Pinoja, Tiziano Galeazzi, Paolo Pamini e Sergio Morisoli, chiede al Consiglio di Stato di fare luce sull'effettivo numero di "irreperibili" non solvibili, di persone «con precetti esecutivi in corso» e con attestati di carenza beni, oltre che sull'ammontare, sia per categoria che complessivo, dei suddetti debiti a livello cantonale.
Osservando infine la situazione dal punto di vista del Cantone, Filippini chiede al Consiglio di Stato se la gestione di una situazione, sempre più complicata, ha richiesto o meno l'assunzione di nuovo personale e se ha preso in considerazione un'eventuale «modifica della legge sull'esercizio dei diritti politici per richiedere a tutti i candidati l'esibizione dell'estratto e del registro delle esecuzioni», garantendo agli elettore la massima trasparenza.