Lo chiede Raoul Ghisletta in merito alla richiesta della Città di 200 volontari da impegnar durante l'evento
LUGANO - "Lo sfruttamento dei lavoratori nel nostro Paese non conosce limiti". Lo scrive il consigliere comunale del PS luganese Raoul Ghisletta nella sua interrogazione rivolta al Municipio di Lugano.
Il riferimento è alla richiesta di 200 volontari da impegnare per l’accoglienza del pubblico, degli artisti e per il supporto logistico degli artisti durante i 4 giorni di inaugurazione del LAC. "Io credo che questo modo di agire sia sbagliato dal profilo etico e sia espressione di taccagneria: il lavoro va remunerato e questi lavori semplici farebbero comodo a tante persone disoccupate o a tanti pensionati con basse rendite", scrive Ghisletta.
L'esponente socialista chiede le ragioni di tale scelta, e se "ritiene etico non offrire queste occasioni di lavoro a persone disoccupate o a pensionati con basse rendite".