Lo chiede un’interrogazione proposta da Lorenzo Jelmini del PPD
BELLINZONA - Il settore dell’abbigliamento - come si legge nell’interrogazione di Jelmini - ha conosciuto negli ultimi anni un interessante riorientamento. Al precedente indirizzo produttivo, che aveva prevalso per decenni ma che era andato progressivamente assottigliandosi per la concorrenza dei Paesi a basso costo del lavoro, è subentrato un riposizionamento su attività di gestione dei grandi marchi della moda e di logistica integrata. La cifra d’affari, il volume occupazionale e l’apporto fiscale ne fanno un ramo particolarmente promettente e interessante.
Alla luce di quanto rilevato e visto pure gli spazi occupazionali in crescita nel settore, Lorenzo Jelmini chiede al Consiglio di Stato se condivida l’utilità di approfondire e analizzare, in collaborazione con le imprese del ramo e le parti sociali, i bisogni formativi del settore della moda.
E in seguito domanda al Governo se non ritienga opportuno assegnare alla Scuola universitaria professionale o subordinatamente alla stessa Scuola dei tecnici dell’abbigliamento il mandato di svolgere questa analisi e di successivamente varare corsi “en emploi” o curricoli che concorrano a coprire maggiormente le esigenze che si pongono nell’ambito della gestione dei grandi marchi della moda.