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CANTONE8 marzo, l'AITI dice NO all'imposta sull'energia

27.02.15 - 09:22
8 marzo, l'AITI dice NO all'imposta sull'energia

LUGANO - Proporre di sostituire l’IVA con un’imposta sull’energia non rinnovabile, così come immagina l’iniziativa dei Verdi liberali "Imposta sull’energia invece dell’IVA" in votazione il prossimo 8 marzo, nel difficile contesto economico attuale, "significa pregiudicare la salvaguardia di numerosi posti di lavoro".

L'Associazione delle industrie ticinesi AITI invita quindi i cittadini a votare NO alla proposta verde liberale: "Oltre ad aggiungere una nuova e pesante tassa a carico delle imprese nel già affollato
regime fiscale federale, il nuovo balzello ha anche il non trascurabile inconveniente di andare a incidere in modo importante sulle aziende, in quanto per generare gettiti fiscali equivalenti a quelli dell'IVA, che i fautori dell'iniziativa vorrebbero abolire e che oggi finanzia i trasporti pubblici, la formazione, il sistema sanitario, la nostra sicurezza e le nostre assicurazioni sociali, sarebbe necessario introdurre tassi d’imposizione dell’energia estremamente elevati, ben oltre il livello che la politica energetica e climatica giustificherebbe".

L'AITI si esprime invece per la libertà di voto sull'iniziativa popolare "Sostenere le famiglie! Esentare dalle imposte gli assegni per i figli e gli assegni di formazione", che chiede di esentare dalle imposte sul reddito gli assegni per i figli e gli assegni di formazione, affinché questi restino integralmente a disposizione delle famiglie beneficiarie.

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