Cerca e trova immobili

CANTONE“Senza Expo 2015, due milioni non spesi per associazioni, persone ed enti”

26.11.14 - 14:00
“Presentare da soli iniziative nel Padiglione Svizzero sarà difficile”
tipress
“Senza Expo 2015, due milioni non spesi per associazioni, persone ed enti”
“Presentare da soli iniziative nel Padiglione Svizzero sarà difficile”

BELLINZONA - L’esito della votazione del 28 settembre scorso, contrario alla partecipazione e all’investimento di tre milioni e mezzo di franchi da parte del Cantone a Expo 2015, ha portato ovviamente alla rinuncia da parte di persone, enti e associazioni ticinesi a realizzare progetti già previsti o nuove iniziative per Expo, da proporre al Cantone. Diverse organizzazioni che stavano dialogando con il Cantone per allestire una proposta, ora lo dovranno fare da soli. Il Cantone, da noi interpellato, ci riferisce che originariamente i progetti ticinesi destinati a Expo 2015 erano quelli indicati nel Messaggio governativo n. 6900 (in allegato), quasi una ventina.

Progetti legati al territorio ticinese, promossi dal Cantone tramite un Concorso di idee istituito nel 2012. Alcuni di questi sono poi caduti durante il periodo di “gestazione” del referendum lanciato contro il credito cantonale per Expo 2015, perché sottoposti a referendum comunale (come il Treno Hotel di Chiasso), oppure perché non in grado, per ragioni organizzative, tecniche e finanziarie, di attendere l’esito del voto cantonale (come il progetto “Bello come il Pane” della Città di Lugano). “Dopo il referendum il credito cantonale complessivo inizialmente destinato a questi progetti (circa 1 milione di franchi) è venuto automaticamente a cadere”. È venuto meno anche il progetto promosso dal Cantone in collaborazione con la Società Expo S.p.A, e volto a promuovere la formazione di guide/hostess internazionali per Expo 2015, provenienti dal Canton Ticino e destinate ad operare all’interno dei padiglioni nazionali e infine quello promosso da Ticino turismo per sensibilizzare e attirare i visitatori di Expo nel nostro territorio.

Lasciati soli - Chi oggi vuole portare avanti un progetto per Expo lo potrà fare solo privatamente. Ce lo conferma per esempio Andrea Ostinelli, addetto alla comunicazione della FOSIT - Federazione delle ONG della Svizzera italiana:  “Se, come da più parti auspicato, la FOSIT presenterà proprie iniziative nell’ambito del padiglione svizzero all’EXPO 2015, lo farà esclusivamente con risorse proprie e dei suoi sponsor (e non del Cantone). Questo, evidentemente, in ossequio al risultato referendario. Ma non sarà facile perchè si tratta di un evento internazionale e non è semplice sostenere un progetto di questa caratura singolarmente”. Insomma, molte organizzazioni tenderanno a non presentare progetti, e non solo per motivi di carattere economico.

Quel che resta - Dal credito iniziale previsto dal Cantone, pari a 3,5 milioni di franchi, in seguito anche alla rinuncia da parte di alcuni promotori ai progetti cantonali si è passati a un credito massimo di 2,2 milioni. Poi, dopo il voto del 28 settembre, il costo complessivo del progetto Expo (finanziato tramite fondi privati) è sceso a Fr. 1'132'500.-. Questo credito è destinato a finanziare la sola presenza del Cantone a Milano, coprendo quindi gli oneri contrattuali con Presenza Svizzera-DFAE e con i Cantoni partner del San Gottardo per l’affitto, l’allestimento e la manutenzione dello spazio espositivo. In buona sostanza, facendo i conti, sul territorio ticinese non saranno investiti o distribuiti tra 1.5 e 2 milioni di franchi.

La situazione attuale secondo quanto ci riferisce il Cantone è la seguente: “Tra promesse e versamenti nel frattempo effettuati da Associazioni e aziende a “fondo perso”, l’obiettivo di coprire gli impegni citati tramite il finanziamento da parte di contribuenti privati è quasi raggiunto. L’operazione di sensibilizzazione è comunque ancora in corso. Per il momento la pubblicazione dei nominativi degli sponsor privati non è prevista”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE