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CANTONELotta alle mafie, risorse adeguate a Lugano

19.11.14 - 09:47
Il Consiglio federale ha risposto a un'interrogazione del consigliere nazionale Marco Romano
Ti-Press
Lotta alle mafie, risorse adeguate a Lugano
Il Consiglio federale ha risposto a un'interrogazione del consigliere nazionale Marco Romano

LUGANO - La risorse della Polizia giudiziaria federale (PGF) nella sede distaccata di Lugano sono adeguate per far fronte alla situazione attuale in Svizzera in materia di criminalità organizzata. È quanto si legge in una riposta del Consiglio federale a un'interrogazione del consigliere nazionale Marco Romano (PPD/TI), da cui emerge tuttavia che non vi sono inquirenti che si occupano in modo specifico di tale fenomeno.

Romano ha motivato la richiesta di ragguagli basandosi sull'aumento delle inchieste e procedimento penali in Svizzera sulla criminalità organizzata nel nostro paese, ciò che lascia supporre un'estensione del fenomeno- peraltro già noto da tempo - alle nostre latitudini.

Il Ticino, proprio per la vicinanza con l'Italia, sarebbe particolarmente esposto ad infiltrazioni mafiose. Secondo Romano, a Sud delle Alpi "la preoccupazione cresce e ci si chiede se le autorità federali preposte al perseguimento penale di tali forme di criminalità siano sufficientemente attrezzate e pertanto se le risorse siano adeguate".

La sede di Lugano della PGF è composta di un capodivisione, due capicommissariato (quadri) e quattordici inquirenti. Qui lavorano sul terreno 12 inquirenti a tempo pieno e altri due a tempo parziale, scrive il Consiglio federale.

Queste persone trattano tutti i mandati nel quadro delle competenze federali, prevalentemente nei settori della criminalità organizzata, del riciclaggio di denaro, della criminalità economica e della corruzione internazionale. La sede di Lugano non dispone tuttavia, "di alcun inquirente che si occupi in modo specifico di criminalità organizzata". Gli stessi compiti sono svolti a tempo pieno da quattordici inquirenti nella divisione di Berna, tredici inquirenti nella sede distaccata di Zurigo e dodici inquirenti in quella di Losanna.

Romano, commentando la risposta ricevuta, afferma: "In Ticino, considerata la prossimità all'Italia, la preoccupazione cresce e ci si chiede se le autorità federali preposte al perseguimento penale di tali forme di criminalità siano sufficientemente attrezzate e pertanto se le risorse siano adeguate. La risposta evidenzia la scarsità di risorse e la mancanza di attenzione rivolta al problema".

ats red

 

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