Cerca e trova immobili

PIAN SAN GIACOMO«Quell’uomo mi ha fatto sparire 21 capre»

30.11.16 - 16:32
L’appello disperato dell’allevatrice Paola Casagrande: «Sull’alpe Arbeola succedono cose strane. Le autorità se ne occupino…»
Ticinonline/20minuti
«Quell’uomo mi ha fatto sparire 21 capre»
L’appello disperato dell’allevatrice Paola Casagrande: «Sull’alpe Arbeola succedono cose strane. Le autorità se ne occupino…»

PIAN SAN GIACOMO - «Quell’uomo mi ha fatto sparire 21 capre in un’estate. Lassù succedono cose strane». Sono accuse pesanti quelle di Paola Casagrande, allevatrice bellinzonese. Nel mirino c’è un professore di economia dell’Università di San Gallo. L’uomo, oltre a gestire altri alpeggi, si occupa dell’alpe Arbeola, in Mesolcina, a cui Casagrande aveva affidato le sue bestie. I fatti risalgono all’estate del 2015. «Gliene avevo lasciate 34 – spiega l’allevatrice –. Me ne ha riconsegnate 11. Due sono dichiarate decedute. Ma le altre? Alcune si trovano ancora adesso a 2.000 metri…»

Una situazione poco chiara - Appare come una gestione poco chiara, quella dell’alpe Arbeola. Difficile, tuttavia, stabilire il confine tra l’oggettività degli episodi accaduti e l’emotività espressa da Paola Casagrande. La vicenda è stata seguita anche dalla granconsigliera retica Nicoletta Noi-Togni. «La questione è di diritto civile – evidenzia la parlamentare –. Ma i soldi che sussidiano quest’alpe sono pubblici».

Portatrici di malattie - Paola Casagrande sostiene di non avere i mezzi per potersi permettere un avvocato. E nemmeno per potersi pagare il recupero delle capre tutt’ora disperse. «Il problema – sospira – è che adesso le mie bestie disperse rischiano l’abbattimento, per ordine dell’Ufficio del veterinario cantonale. Gli esperti cantonali dicono che sono state a contatto con gli stambecchi e che potrebbero essere portatrici di malattie. Sono disperata».

Monito - Dopo una battaglia burocratica lunga un anno e mezzo, l’allevatrice ha deciso di raccontare la sua versione alla stampa. «Non lo faccio per me. Quello che ho perso, ormai l’ho perso. Non recupero più nulla. Neanche finanziariamente. Lo faccio affinché altri agricoltori non caschino in questa trappola. Spero davvero che le autorità aprano gli occhi sul mio caso. Anche perché non sono stata l’unica vittima di questa mala gestione».

Un caso analogo - E infatti anche all’allevatore Claudio Gemetti di San Vittore pare essere capitato qualcosa di simile. Sempre sull’alpe Arbeola. «È successo qualche anno fa – ammette Gemetti –. Oltre una quindicina di capre sono scomparse. La mia reazione? Semplicemente ho deciso di non affidarle più a questa gente che lavora in maniera superficiale. Con tanta amarezza. È inutile mettersi a fare guerre legali in questo ambito. Spendi un sacco di soldi e non ottieni nulla».

Gerente non reperibile - Abbiamo provato a raggiungere il gerente dell’alpe Arbeola. Ci ha riposto la sua segretaria. «È assente per lutto famigliare. Ci spiace. Non è raggiungibile».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE