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Il 25enne colombiano è stato prosciolto dall'accusa di tentato omicidio intenzionale, ma dovrà scontare 16 mesi di carcere. Solo una pena pecuniaria per l'ex fidanzata
LUGANO - È stato prosciolto dall'accusa di tentato omicidio intenzionale il 25enne colombiano comparso davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano, presieduta dal giudice Marco Villa, per il tentato strangolamento dell'ex fidanzata dello scorso aprile a Massagno. Per gli alti reati (tra cui lesioni, vie di fatto, minaccia e stupefacenti), l'uomo - difeso dall'avvocato Mattia Guerra - dovrà comunque scontare sedici mesi di detenzione. La Corte non ha dunque concesso il trattamento stazionario proposto dal perito medico.
Condannata anche la vittima, l'ex fidanzata di 26 anni (patrocinata da Gianmaria Bianchetti) che nella fuga si era trasformata in carnefice. La donna aveva percorso in auto un centinaio di metri con l'aggressore sul cofano. Ma secondo la Corte non si trattava di esposizione a pericolo della vita altrui, poiché la 26enne era spaventata. Ma per gli altri reati, legati in particolare alla circolazione, la donna è stata condannata a una pena di dieci mesi sospesi per due anni, commutata in 300 aliquote giornaliere (si parla di circa 15'000 franchi).
