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CANTONEMattino assolto anche dal Tribunale Federale

03.02.16 - 16:55
È arrivata la sentenza sul contenzioso fra Boris Bignasca, come erede di Giuliano, e la Società svizzera di radiotelevisione
Ti-Press
Mattino assolto anche dal Tribunale Federale
È arrivata la sentenza sul contenzioso fra Boris Bignasca, come erede di Giuliano, e la Società svizzera di radiotelevisione

BELLINZONA - Il Tribunale federale si è pronunciato in merito al contenzioso tra Boris Bignasca, come erede di Giuliano, editore del ‘Mattino della Domenica’ e di ‘Mattinonline’, e la Società svizzera di radiotelevisione. Come riporta La Regione è stato respinto il ricorso della Ssr confermando quanto fatto dal Tribunale d'appello ticinese, che si è espresso «in modo conforme al diritto federale».

La Società svizzera di radiotelevisione aveva presentato una querela per lesione della personalità, dopo le accuse rivolte dalla Lega al giornalista che aveva preparato il servizio radiofonico Rsi sul decesso dell’ex granconsigliere e consigliere comunale di Chiasso della Lega dei Ticinesi Rodolfo Pantani. Era il periodo di novembre-dicembre 2011.

La Lega aveva accusato Renato Minoli di aver usato «toni oltraggiosi nei confronti dello scomparso e della Lega», parlando di uno «strapagato giornalaio della radio, lacché del partito delle tasse, servo imbecille del partito delle tasse».

Il giornalista era stato rimproverato di avere mancato di obiettività e di aver sfruttato l'occasione per «vomitare il suo veleno sul defunto e sulla Lega dei Ticinesi». Secondo la Lega Minoli era reo di aver messo in evidenza, raccontando le tappe biografiche di Rodolfo Pantani, anche momenti della vita del "Leone della Lega" che si sarebbero potuti evitare tralasciando invece quanto di buono fatto per il Cantone.

Minoli aveva ribattuto spiegando che avrebbe rifatto la stessa cosa perché «Pantani era così e se ne faceva vanto. Sono convinto che egli avrebbe apprezzato di più il contenuto del servizio che ho fatto io, più aderente alla realtà, piuttosto che quello sdolcinato, come gli stessi del giornale hanno ammesso di avere pubblicato».

La Ssr aveva avuto riscontro positivo dal Pretore, ma il Tribunale d'appello aveva rovesciato la sentenza. Si è giunti quindi alla terza fase, con il Tribunale Federale che ha confermato la decisione di seconda istanza.

 

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