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CASLANOTre rabbini al lavoro nella fabbrica di cioccolato

04.01.16 - 19:05
La Alprose Sa si "kosherizza". I visitatori del museo si lamentano: "Impianti off-limits"
Tre rabbini al lavoro nella fabbrica di cioccolato
La Alprose Sa si "kosherizza". I visitatori del museo si lamentano: "Impianti off-limits"

CASLANO - Kippah e camice bianco, la lunga barba coperta da una mascherina. Nella fabbrica Alprose di Caslano, in questi giorni, si aggirano degli ispettori d’eccezione: si tratta di tre rabbini, impegnati a svolgere degli speciali riti ebraici tra gli impianti per la lavorazione del più famoso cioccolato ticinese. Il motivo: l’avvio della produzione kosher, le cui procedure – rigorosissime – richiederanno alcune settimane, spiegano dall’azienda.

I rabbini si alternano in turni di 12 ore ciascuno per “kosherizzare” i macchinari secondo il rituale religioso; i prodotti, poi, verranno venduti all’estero (Israele e Stati Uniti in primis) dove la domanda della cioccolata certificata dai rabbini «è molto forte» spiega Fabio Boscaini di Alprose.

Meno male, perché «nell’anno appena concluso gli affari hanno piuttosto risentito del franco forte» osserva Boscaini. «Molto positivo» invece il periodo natalizio, con un «notevole aumento dei visitatori» nel museo della cioccolata annesso alla fabbrica. Non è mancato, va detto, qualche mugugno legato appunto alla visita dei rabbini: «Ci è stato detto che non è possibile visitare gli impianti come previsto dal tour, peccato» lamenta un visitatore. La precauzione, spiega l’azienda, è appunto dovuta alla procedura kosher.

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