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CHIASSO"Sono entrati e hanno buttato via tutte le mie cose"

15.12.15 - 06:11
Sfrattata, una 25enne di Chiasso cerca da 5 mesi di recuperare i suoi effetti personali
"Sono entrati e hanno buttato via tutte le mie cose"
Sfrattata, una 25enne di Chiasso cerca da 5 mesi di recuperare i suoi effetti personali

CHIASSO - Sono 5 mesi (cinque!) che N.C. cerca di riottenere quello che è suo. Vestiti, mobili, un tablet – «dentro c’è tutta la mia vita» –, la foto del padre che non ha mai conosciuto. Con lo sfratto è sparito tutto. «Hanno portato via anche i miei documenti». E lei, la (ex) inquilina, non ha idea di che fine abbiano fatto i suoi effetti personali. Tutto è cominciato un giorno in cui, di ritorno da un weekend fuori casa, la 25enne di Chiasso ha trovato la porta di casa forzatta. Dentro, gli imbianchini al lavoro. «La casa era già vuota, avevano portato via tutto».

Il palazzo - Uno sfratto come altri, in un palazzone – in via Soldini 47, a Chiasso – abitato per lo più da persone in assistenza. Accompagniamo N.C. nello stabile, per aiutarla nella ricerca. Ma dei suoi effetti personali scomparsi nessuno sa nulla. Il custode spiega che «negli appartamenti c’è un certo via vai, a volte viene la polizia a cercare qualcuno» e consiglia di rivolgersi all’amministrazione. «L’ho fatto più volte – afferma la 25enne – mi hanno detto che le mie cose erano state depositate in polizia, dove potevo ritirarle».

Ping - pong - La polizia però non ne sa niente. Alla fine riusciamo a raggiungere al telefono il titolare della società immobiliare che gestisce il palazzo. «È stata per noi una situazione spiacevole» spiega. «L’assistenza aveva sospeso da alcuni mesi il pagamento dell’affitto, la ragazza era introvabile e abbiamo deciso di intervenire trovando l’appartamento in condizioni pietose». Ma i mobili, i documenti, i beni dell’inquilina che fine hanno fatto?

"Abbiamo buttato tutto" - «Precisiamo che si trattava di cose di poco valore e tenute male. Abbiamo commesso una leggerezza, pensavamo che la ragazza non sarebbe più tornata, tenga conto che la cercavamo da settimane...». Insomma le cose di N. sono state buttate. «Siamo disposti – aggiunge l’amministratore – a un incontro per valutare un accomodamento». Ma il valore affettivo e lo choc, a N., chi lo rimborsa?

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