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Polemiche attorno ai Green Day, dopo il fattaccio di lunedì sera. L’opinione del noto critico musicale Ezio Guaitamacchi
LOCARNO - Ha sollevato un polverone la doppia bestemmia pronunciata in italiano dal cantante Billie Joe al concerto dei Green Day, lunedì sera in Piazza Grande a Locarno. Alle lamentele di alcuni genitori, si è aggiunto l’appello del presidente dell’Azione Cattolica Ticinese, Davide De Lorenzi: “Gli organizzatori di Moon and Stars non dovrebbero più invitare i Green Day e spiegarne pubblicamente il motivo”, ha dichiarato ieri a Ticinonline. Sull’episodio interviene ora Ezio Guaitamacchi, autorevole critico musicale.
Non è la prima volta che il cantante dei Green Day bestemmia in una piazza gremita...
Nessuna rockstar è autorizzata a offendere la sensibilità altrui. Questo personaggio bestemmia in italiano perché vuole provocare una reazione emotiva, e anche infantile, in molti presenti. Purtroppo sempre più assistiamo a una totale mancanza di cervello da parte delle masse in eventi pubblici. Spesso gli ultras di queste star hanno lo stesso loro livello di intelligenza. Cioè molto basso.
La storia della musica è piena di episodi trasgressivi e blasfemi. Come contestualizzare l’atteggiamento di Billie Joe?
Un conto è quando un artista prende una posizione forte su una determinata questione e si assume i rischi di quello che fa. Accadde ad esempio con Sinéad O’ Connor che stracciò la foto del Papa in diretta tv nel 1992. Un conto, invece, è quando una star bestemmia con simile leggerezza.
Perché un cantante famoso arriva a bestemmiare gratuitamente su un palco, sapendo che di fronte ha migliaia di giovani che lo ritengono un punto di riferimento?
L’unica cosa che posso pensare è che il cantante dei Green Day non si renda conto della gravità delle sue parole.
