La polizia irrompe nello stabile e scopre una piantagione indoor. Aperta un'inchiesta contro un 32enne che, nel frattempo, sembra essere sparito nel nulla con tutte le sue piantine
CUGNASCO-GERRA – La canapa indoor continua a fare discutere nella Svizzera italiana. Dopo il recente caso di Vezia (emerso ieri), con una piantagione scoperta in seguito a un incendio, spunta un nuovo episodio. Stavolta ambientato in un rustico di Via Terricciuole, a Cugnasco-Gerra. Il protagonista è un 32enne di origini dominicane che da gennaio non pagava più l'affitto al suo locatario. In seguito alla procedura di sfratto, la Polizia comunale di Locarno ha rinvenuto un'importante quantità di vasi situata al piano superiore dell'edificio. «Più di un centinaio – racconta, amareggiato, il padrone di casa – nel frattempo il mio inquilino sembra essere sparito nel nulla. Lui e le sue piantine».
Nei confronti dell'uomo è stata aperta un'inchiesta per violazione della legge federale sugli stupefacenti. Da fine agosto risulta irreperibile, dopo essere stato licenziato dalla ditta di ponteggi dove lavorava. Sul suo conto, ci sarebbero precetti esecutivi per un ammontare di circa 40'000 franchi. «A me doveva 1'100 franchi al mese più le spese – dice il nostro interlocutore – ha smesso di pagare le bollette e le fatture. E non ritirava neanche più la corrispondenza. Mercoledì scorso sono stato costretto a fare intervenire la polizia, per forza. Prima di lui c'era una sua amica. Lui era subentrato in seguito».
Gli agenti, nello stabile abbandonato in uno stato di totale noncuranza, troveranno una sgradita sorpresa. «La polizia – riprende il proprietario del rustico – ha sequestrato le attrezzature e i vari prodotti fertilizzanti. Abbiamo subito notato che era stato fatto un buco nel soffitto perlinato in legno in modo da mettere un tubo per l’areazione».
Nonostante vivesse da mesi in quel rustico, il 32enne risulta domiciliato a Bellinzona-Gudo. Pur essendosi annunciato al Comune di Cugnasco-Gerra, e nonostante i richiami dell'Ufficio controllo abitanti. il giovane uomo non avrebbe mai presentato un documento d’identità. L'ultimo ammonimento gli era stato recapitato lo scorso 14 giugno, con la minaccia di un intervento di polizia.