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LUGANOCastrazione, c'è chi la chiede: «Ma nessuno è stato trattato»

02.06.17 - 08:35
Aumentano gli abusi sessuali su minori. Parla lo psichiatra forense Carlo Calanchini
Castrazione, c'è chi la chiede: «Ma nessuno è stato trattato»
Aumentano gli abusi sessuali su minori. Parla lo psichiatra forense Carlo Calanchini

LUGANO - Molti ne parlano, qualcuno lo invoca. Il trattamento farmacologico degli autori di reati sessuali, in Ticino, è un tema che riaffiora a ogni nuovo caso di pedofilia. I dati pubblicati ieri dalla Società svizzera di pediatria (Ssp) parlano di un aumento degli abusi, 306 nel 2016. Non mancano le campagne a favore di pene più severe, come il gruppo Facebook “I bambini non si toccano” nato a seguito della condanna del maestro di Arbedo: «Troppo leggera» secondo i promotori.

«Alternativa valida» - L'ex consigliere nazionale Udc Pierre Rusconi, autore di un'interrogazione al riguardo nel 2013, oggi ribadisce che «la castrazione resta un'alternativa valida». Persino alcuni imputati, a processo, hanno manifestato l'intenzione di auto-infliggersi il trattamento (l'ultimo a settembre, alle Assise criminali di Lugano). Ma quanti lo hanno fatto per davvero? 

Un'ottantina di trattamenti in Svizzera - Il professor Marc Graf dell'Università di Basilea spiega a tio.ch/20minuti che sono «un'ottantina» in Svizzera i pazienti sottoposti a sedazione farmacologica «alcuni dei quali non hanno ricevuto alcuna condanna, ma lo fanno volontariamente per prevenire pulsioni verso minori».

«Nessun caso noto» - In Ticino né il Ministero Pubblico né il Dss dispongono di dati al riguardo. Ma lo psichiatra forense Carlo Calanchini si sente di «potere tranquillamente escludere che si siano finora registrati casi nel nostro Cantone». Quantomeno, assicura l'esperto «la comunità scientifica e le autorità giudiziarie non sono a oggi al corrente di nessun trattamento che sia stato portato a termine». La castrazione totale, continua Calanchini «è efficace solo in alcuni casi, quali alle nostre latitudini per fortuna non si sono mai visti: casi, cioè, in cui alla pulsione sessuale verso i minori si associno istinti violenti e una mancanza totale di controllo». Diversamente, secondo l'esperto «una limitazione così grave della salute psico-sessuale di un individuo, come la castrazione, non solo non rispecchierebbe il criterio della proporzionalità della pena, ma potrebbe rivelarsi addirittura inutile».  

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