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LUGANOEx terrorista in RSI, Pedrazzini e la CORSI bacchettano Savoia

22.02.17 - 16:04
«Le difese d'ufficio senza contraddittorio non convincono più»
TiPress
Ex terrorista in RSI, Pedrazzini e la CORSI bacchettano Savoia
«Le difese d'ufficio senza contraddittorio non convincono più»

LUGANO - Nella polemica sulla presenza di Maurizio Rotaris a “Il gioco del mondo”, Luigi Pedrazzini - presidente della CORSI - giudica la scelta redazionale “condivisibile”, ma condanna la mancanza di "un confronto aperto" in televisione: «Le difese d'ufficio senza contraddittorio non convincono più».

Secondo il presidente della CORSI, le critiche di Fabio Pontiggia sul Corriere del Ticino e di Regazzi sono motivate, in quanto Maurizio Rotaris era già stato presentato nell’ambito della trasmissione “Storie”. «Non devono stupire - sostiene Pedrazzini - le reazioni di chi stigmatizza la ripetitività della scelta e pone domande sulla sua opportunità».

Il presidente della CORSI si esprime anche sulla reazione che Sergio Savoia ha affidato a Facebook: «È fuori luogo, perché emblematica di un atteggiamento autoreferenziale che molti rimproverano alla RSI. Affermazioni del tipo "se ci criticano è la prova che siamo bravi e indipendenti" non convincono più».

Ecco la presa di posizione integrale della CORSI:

Il "Gioco del mondo" ha ospitato domenica sera Maurizio Rotaris, oggi responsabile di una struttura per il recupero dei tossicomani, ma nel passato conosciuto per la sua presenza nelle fila di Prima Linea, gruppo terroristico italiano attivo negli "anni di piombo". La scelta dell'ospite è stata duramente criticata da Fabio Pontiggia sul Corriere del Ticino di martedì. Alla protesta si è associato, nella sua pagina su Facebook, anche il Consigliere nazionale Fabio Regazzi, che si è pure espresso molto aspramente sulla presa di posizione di Sergio Savoia in difesa della RSI. Abbiamo chiesto al presidente della CORSI Luigi Pedrazzini un suo giudizio sulla questione: «Illustrare alla RSI un'esperienza come quella di Rotaris - passato dalla militanza terroristica all’impegno sociale - è senz'altro scelta redazionale condivisibile. Il problema è che la RSI aveva già prestato nel passato spazio a questo ospite, nell'ambito della trasmissione “Storie”, e allora non devono stupire le reazioni di chi, come Pontiggia e Regazzi, stigmatizzano la ripetitività della scelta e pongono domande sulla sua opportunità. Personalmente ho poi considerato fuori luogo la reazione di Sergio Savoia, perché emblematica di un atteggiamento autoreferenziale che molti rimproverano alla RSI. Da parte della RSI avrei preferito, e mi sarei aspettato, una risposta diversa, attraverso un confronto aperto in televisione fra Fabio Pontiggia e il responsabile del programma “Gioco del mondo”, per spiegare il primo le ragioni della sua posizione critica e, il secondo, i motivi che hanno portato alla rinnovata scelta dell'ospite! In prospettiva penso che farebbe bene al nostro servizio pubblico creare in radio e televisione un dibattito aperto sulle scelte editoriali. Le difese d'ufficio senza contradditorio non convincono più, tanto meno affermazioni del tipo: “Ci criticano? È la prova che siamo bravi e indipendenti!”».

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