Dopo il concerto notturno fuori programma, parla il presidente del consiglio parrocchiale Luigi Gnesa: «La tecnologia a volte gioca brutti scherzi»
GERRA PIANO – «Mi sono precipitato in chiesa attorno alla una e venti. Sul posto, c'era già la sagrestana, che stava cercando di sistemare la situazione». È stata una notte particolare, quella appena trascorsa per Luigi Gnesa, presidente del consiglio parrocchiale di Gerra Piano (Cugnasco-Gerra). Poco dopo la una, infatti, il campanile principale della località del Locarnese ha iniziato a suonare insistentemente e di continuo. Un episodio che ha svegliato parecchi abitanti del quartiere e che ha destato curiosità. «Si è trattato di un guasto meccanico – ammette Gnesa –. Non sappiamo esattamente identificarne la causa».
Nella chiesa di Gerra Piano, come nella maggior parte delle strutture sacre della Svizzera italiana, le campane sono programmate elettronicamente. «A volte la tecnologia gioca brutti scherzi – spiega il presidente del consiglio parrocchiale –. Un tempo, quando le campane funzionavano a mano, queste cose non accadevano. In ogni caso, grazie anche alla rapidità della nostra sagrestana, siamo riusciti a risolvere l'emergenza in una ventina di minuti».