Il calcolo-choc: dall'anno prossimo i treni da Lugano per il capoluogo lombardo saranno più lenti. Ecco perché
LUGANO/MILANO - Altro che progresso tecnologico. Altro che alta velocità. Credevate che dagli anni '60 – quelli delle macchine da scrivere, il bianco e nero, Neil Armstrong – il mondo avesse corso in avanti? Ricredetevi. Sulla tratta Lugano-Milano, almeno, il tempo si è fermato: anzi è andato all'indietro. Lo dice una stima effettuata dal professor Remigio Ratti per conto della neonata associazione Pro San Gottardo, e confermata dalle Ffs a Tio.ch-20minuti: i treni Eurocity impiegheranno nel 2017 tra i 76 e gli 86 minuti per andare dal Ceresio al capoluogo lombardo e viceversa. Oltre cinquant'anni fa, il vecchio Trans Europ Express (nella foto) ci metteva 20 minuti in meno. «Uno scandalo» per Piero Martinelli di Pro San Gottardo. «A fronte dei soldi pubblici spesi, il dato fa impressione».
Eppure i numeri parlano chiaro. I tempi di percorrenza per Milano Centrale in Eurocity sono passati da 64 minuti nel 1964 a 62 minuti nel 1982, a 59 nel 2005 – record storico – per risalire a un'ora esatta nel 2013 e poi, nel giro di tre anni, schizzare in alto: 67 minuti nel 2016, mentre la previsione è di 76-86 minuti per l'anno prossimo. La stima è corretta, conferma Roberta Trevisan delle Ffs: «Il motivo dell'aumento dei tempi è il maggiore traffico ferroviario attorno a Milano e i numerosi cantieri aperti sulla linea, sia in Svizzera che in Italia». Per Martinelli, però, non sono scuse sufficienti. «La Confederazione ha speso 22 miliardi per accorciare le distanze e questo è il risultato. Senza degli investimenti per potenziare la linea tra Lugano e Chiasso e poi in Italia, sono soldi sprecati».
A farne le spese alla fine sono i passeggeri. «È deludente che in 40 - 50 anni non si sia andati avanti» commenta Fabio Canevascini della Associazione ticinese utenti dei trasporti (Astuti). «Vien da dire che si stava meglio quando si stava peggio. Come se non bastassero i continui ritardi dei treni e le lungaggini sui cantieri, vedi la Stabio-Arcisate. Il dialogo della nostra associazione con le aziende di trasporto pubblico è finora stato positivo e costruttivo. Dobbiamo mantenere alta la pressione, c'è ancora molto da fare».