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CANTONEQuale futuro per l'imposta di circolazione?

23.09.16 - 18:58
Il parco veicoli cambia e le tecnologie impongono una riflessione su un'impostazione di calcolo dell'imposta
Quale futuro per l'imposta di circolazione?
Il parco veicoli cambia e le tecnologie impongono una riflessione su un'impostazione di calcolo dell'imposta

BELLINZONA - Quale futuro ha l'imposta di circolazione? E' questo il tema di un convegno tenutosi oggi per riflettere su un'impostazione di calcolo dei contributi cantonali richiesti ai detentori di veicoli «che risulta ormai essere datata; nonostante gli aggiustamenti adottati nel frattempo».

«Il sistema - come osserva il Dipartimento delle Istituzioni in una nota diramata venerdì - necessita perciò di essere ripensato, così da tenere conto dei cambiamenti tecnologici e sociali avvenuti».

L’invito al convegno è stato rivolto dal Dipartimento a persone coinvolte nel settore della circolazione e dei trasporti – tra cui politici e addetti ai lavori – per favorire uno scambio preliminare di idee sul tema dell’imposta di circolazione, anche attraverso il confronto con le prassi in vigore negli altri Cantoni.

Con questa modalità innovativa, il Dipartimento - si legge nel comunicato - «si pone l’obiettivo di giungere a una prima serie di conclusioni condivise, che permettano di impostare una revisione dell’attuale formula di calcolo dell’imposta di circolazione, dapprima per le automobili e poi per tutte le altre categorie di veicoli».

Nella nota si ricorda che «l’attuale impostazione della Legge sull’imposta e le tasse di circolazione risale a un messaggio del Consiglio di Stato (n. 5881) elaborato ormai 10 anni or sono. L’intento perseguito con quella revisione normativa era favorire l’acquisto di automobili meno inquinanti, anche attraverso l’introduzione di «ecoincentivi»».

Il miglioramento del parco veicoli testimonia «che la modifica ha dato buoni risultati anche grazie al passaggio da un sistema di calcolo basato sulle categorie di efficienza energetica a un modello che adotta le emissioni di CO2 quale parametro determinante».

Durante il convegno sono intervenuti tre relatori: il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, il direttore della sezione Ticino del TCS Roberto Morandi e Marco Piffaretti, direttore di Protoscar SA, azienda ticinese attiva dal 1987 nel settore del design automobilistico e industriale. A seguire, si è tenuta una discussione aperta fra i
partecipanti.

 

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