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CANTONELicenziati e riassunti in euro: "Al volante anche per venti ore di fila"

23.04.15 - 08:00
L’Astag: "Diverse segnalazioni di licenziamenti ad hoc". La testimonianza di un camionista del Luganese
Licenziati e riassunti in euro: "Al volante anche per venti ore di fila"
L’Astag: "Diverse segnalazioni di licenziamenti ad hoc". La testimonianza di un camionista del Luganese

MEZZOVICO - Vittime del cambio libero, o forse no. Che il settore degli autotrasporti in Ticino fosse sotto pressione anche prima del crollo della soglia minima franco-euro, decisa dalla Bns a gennaio, è un fatto: negli ultimi mesi però «La situazione è peggiorata decisamente" almeno nella ditta dove lavorava il signor W., a Mezzovico. "Dall’inizio dell’anno abbiamo cambiato 6 autisti con contratti di carta straccia: nessuna busta paga né conteggio delle ore, il tutto con la scusa dei tre mesi di prova" racconta il camionista: "Chi si rifiutava di guidare fino a 15-20 ore di fila, con anche 5-10 ore al giorno di straordinari non pagati, è stato licenziato dalla sera alla mattina".

"Difficile intervenire" - Situazioni su cui "al momento è difficile intervenire" in quanto nel settore non vige un contratto collettivo obbligatorio, spiegano dalla Commissione paritetica sugli autotrasporti: nel 2015, dei 30 controlli effettuati tra le 53 ditte aderenti al contratto ticinese "solo nel 3-4% dei casi sono state riscontrate irregolarità». All'appello però manca il grosso del settore: per farsi un'idea, solo in Ticino sono 130 le aziende iscritte all'Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag); 391 quelle interessate dai controlli su strada effettuati dalla Polizia cantonale l'anno scorso.

Eccesso di ore alla guida - E l’eccesso di ore alla guida? Il pericolo per la pubblica sicurezza? Qui i controlli sono aumentati, in effetti, come anche le sanzioni: 1 588 i conducenti controllati nel 2014 dalla polizia cantonale, 166 le infrazioni dell’ordinanza “lavoro e riposo” contro le 135 del 2013. Cifre che confermano quanto "il settore sta conoscendo un peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro" commenta Dario Cadenazzi di Unia: "Questo sia dal punto di vista della sicurezza sul lavoro e sulla strada, sia da quello contrattuale e salariale".

Licenziamenti ad hoc - A peggiorare ulteriormente il quadro, poi, sono "gli effetti nefasti del cambio libero franco-euro ai quali il settore dei trasporti internazionali è particolarmente esposto" osserva il presidente dell’Astag Waldo Bernasconi, che avverte: "Diverse aziende nelle ultime settimane ci hanno segnalato di avere licenziato alcuni dipendenti per riassumerli subito dopo con un salario in euro, applicando il cambio a 1.20". Una pratica lecita ma "deplorevole" secondo Cadenazzi. "In questo modo si bypassa l'abuso di diritto ma di fatto si tagliano i salari, innescando il dumping salariale".

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