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CANTONEAbusi sul mercato del lavoro, l'USS denuncia la situazione ticinese

25.03.15 - 11:34
Abusi sul mercato del lavoro, l'USS denuncia la situazione ticinese

BERNA - Martedì 24 marzo si è tenuto un incontro tra l’Unione sindacale svizzera e il Segretariato di Stato dell’economia (SECO) a Berna. Per il SECO era presente il direttore Boris Zürcher e Peter
Gasser, responsabile delle misure di accompagnamento in materia di libera circolazione dei lavoratori. La delegazione sindacale era formata dal segretario generale dell’USS nazionale Daniel Lampart, dal copresidente nazionale di UNIA Renzo Ambrosetti, nonché da Graziano Pestoni (presidente USS-Ticino e Moesa), Enrico Borelli (segretario UNIA Ticino) e Raoul Ghisletta (segretario VPOD Ticino).

La delegazione sindacale ha illustrato gli abusi sul mercato del lavoro, determinati dall’assenza di sufficienti misure di controllo e di regolamentazione nazionale e cantonale: "si tratta ormai di una situazione inaccettabile che colpisce in modo grave molti lavoratori e lavoratrici, dipendenti e indipendenti, e che determina anche una concorrenza sleale in molti ambiti lavorativi". È stata pertanto chiesta l’adozione di misure atte ad evitare il dumping salariale, a combattere gli abusi nei contratti di lavoro (dal caporalato ai falsi indipendenti, ai contratti a tempo parziale o su chiamata fatti in luogo di contratti a tempo
pieno, agli abusi di contratti di stage e apprendistato), che provocano una pericolosa sostituzione di manodopera locale con manodopera chiaramente sfruttata da un padronato senza scrupoli.

I responsabili del SECO hanno preso atto delle dichiarazioni e della documentazione fornita dalla delegazione sindacale e hanno promesso un approfondimento della problematica. Un nuovo incontro tra le parti è previsto entro fine giugno. 

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