Lo propone il Sindacato OCST
LUGANO - Il Sindacato OCST propone di istituire un’Agenzia per l’impiego che funga da strumento per combattere più attivamente la disoccupazione in Ticino.
La proposta vuole inserirsi "nella ricerca di una relazione serena e reciprocamente fruttuosa tra la manodopera indigena e frontaliera, soffocando la contrapposizione che si è andata purtroppo diffondendo negli scorsi anni per l’insufficiente senso di responsabilità, nella politica del personale e delle assunzioni, di un numero non indifferente di aziende".
Il Ticino continuerà a necessitare di manodopera estera ed in particolare frontaliera, rileva l'OCST. "Questo apporto è stato e si manterrà prezioso sia per coprire carenze quantitative di manodopera, sia per fornire alle imprese profili difficilmente reperibili in loco. Occorre muoversi tuttavia su una linea di complementarietà tra manodopera residente e frontaliera, scongiurando quei fenomeni di concorrenza e persino di sostituzione che si sono diffusi negli scorsi anni e sono fonte di attriti dannosi per entrambe le componenti".
Una simile agenzia, poi, contribuirebbe del resto ad attenuare una delle carenze principali che l’OCST imputa alle misure di accompagnamento: l’assenza di provvedimenti volti ad attenuare le pressioni sull’occupazione. "Le misure di accompagnamento sono infatti essenzialmente concepite per contrastare gli abusi salariali e rivolgono al contrario poca attenzione alle pressioni occupazionali".
L’OCST auspicaun’analisi delle politiche di reclutamento edell’area del collocamento, e che si approfondisca la proposta di istituireun’Agenzia o un Nucleo perl’impiego (collegato sia alla Commissione tripartita, sia alla Sezione del lavoro) incaricato di negoziare con le aziende una maggiore considerazione e presa a carico dei bisogni occupazionali del territorio. "In considerazione dell’importanza di una più efficace politica di collocamento, si prefigge di portarle anche sul piano politico", conclude il Sindacato.