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CANTONEAllarme Suzukii per la vendemmia ticinese

11.09.14 - 07:04
L’insetto arrivato dall’Asia mette in ginocchio i viticoltori, disagi soprattutto nel Mendrisiotto. Il presidente di Federviti: "È un problema"
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Allarme Suzukii per la vendemmia ticinese
L’insetto arrivato dall’Asia mette in ginocchio i viticoltori, disagi soprattutto nel Mendrisiotto. Il presidente di Federviti: "È un problema"

MENDRISIO – Un minuscolo insetto asiatico rischia di rovinare la vendemmia ticinese. Si chiama Drosophila suzukii e fa marcire senza alcuna pietà gli acini d’uva. E così, quando mancano poche settimane alla ‘meta’, molti viticoltori sono in ginocchio. In particolare nel Mendrisiotto, dove alcuni rischiano di perdere addirittura l’80% dell’uva. “È un grosso problema – ammette Giuliano Maddalena, presidente della Federazione dei viticoltori della Svizzera italiana (Federviti) –. Siamo stati colti tutti di sorpresa. E attualmente non abbiamo i mezzi per combattere questo insetto”.

Uova diaboliche - Non è un classico moscerino della frutta, che attacca la frutta marcia. La Drosophila suzukii, al contrario, punta sulla frutta fresca e matura. Sull’uva, complice un clima umido e con temperature non troppo alte, deposita le sue uova. “A un certo punto – spiega Maddalena –, le larve si schiudono e si sviluppano all’interno degli acini, facendoli marcire”.

Il ritorno del mostro – In realtà non si tratta della prima volta che questo singolare insetto fa la sua apparizione in Ticino. “Dal 2011 – sostiene Cristina Marazzi del Servizio fitosanitario cantonale – ritorna regolarmente in tutta Europa. Ma la sua presenza finora non aveva destato particolari disagi. Eravamo sempre riusciti a tenerlo a bada con, ad esempio, trappole a base di aceto di mele. Stavolta però non è funzionato. Il clima particolare ha favorito la sua presenza. Siamo arrivati a settembre con una popolazione di questo insetto ancora molto alta”.

Danni economici enormi - I danni economici, soprattutto nel Sottoceneri, potrebbero essere enormi. “Al momento della vendemmia si faranno i conti –  sospira Maddalena – . Con queste premesse, sarà parecchio complicata anche la scernita dell’uva. Su molti grappoli ci saranno acini marci. C’è gente che perderà molti soldi, purtroppo”.

Futuro incerto - E bisogna, inoltre, calcolare che contro la Drosophila suzukii non c’è assicurazione che tenga. Ancora il presidente della Federviti: “Non è come per i danni causati dalla grandine. Il viticoltore, in questo caso, deve arrangiarsi. Siamo preoccupati e non lo nascondiamo. Anche perché non sappiamo come fare fronte al problema. Di certo gli esperti dovranno chinarsi al più presto sulla questione”. “L’anno prossimo – aggiunge Marazzi – non possiamo permettere che una situazione del genere si ripeta. E per questo vogliamo consultare la ricerca”.

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