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"Vi lascio il mio giardino per piazzare un radar fisso" La grinta di Cornelia Costini, mamma e abitante di un Comune sempre più confrontato con l'alta velocità: "La polizia cantonale deve capire che qui non si può più attendere"
LOSONE - “Metto il mio giardino a disposizione delle autorità, in modo che possano piazzare un radar fisso”. Cornelia Costini è una donna agguerrita. Lei vive in via Arbigo, a Losone, la strada che fa da seguito a via Mezzana, tratta balzata la scorsa settimana agli onori della cronaca a causa dell’alta velocità degli automobilisti in transito. “Anche qui è lo stesso inferno – dice Cornelia – e la gente ha paura. Sono davvero in pochi a rispettare il limite dei 50 chilometri orari, in diverse fasce orarie”.
Provocazione o proposta concreta? Cornelia ci mette la faccia ed esprime il disagio dell’intero vicinato. “Io sono mamma di un ragazzino di 12 anni. E come me ci sono diversi altri genitori preoccupati. Il problema è serio, tutti reclamano, ma nessuno osa esporsi”. Eppure, stando a quanto rilasciato di recente a Ticinonline dal capo dicastero sicurezza di Losone Fausto Fornera, i controlli fatti su tutto il territorio comunale non darebbero indicazioni tanto negative. “Ma probabilmente vengono fatti agli orari o nei posti sbagliati – sostiene Cornelia –. La polizia comunale, comunque, non ha colpe. È la cantonale che dovrebbe capire che qui non si può più attendere”.
Ma davvero la proposta della mamma losonese potrebbe essere concretizzata? Guido Santini, segretario generale del Dipartimento istituzioni, è scettico. “Attualmente in Ticino ci sono 10 postazioni per radar fissi, con 2 apparecchi itineranti. In questo momento non è previsto un aumento di questi punti strategici”. E aggiunge: “In ogni caso, la posa di un radar fisso può essere decisa unicamente dalla polizia cantonale. Diverso è il discorso per il settore delle strade nazionali, dove a decidere è l’Ufficio federale delle strade”.
