Spunta un nuovo disagio per i passeggeri che viaggiano tra la Lombardia e il Ticino. Imbarazzante la presa di posizione delle Ferrovie italiane
BELLINZONA – Non c'è pace per gli utenti che viaggiano in treno tra Milano e il Ticino. Ai già noti disagi evidenziati a più riprese dalla stampa, si aggiunge ora un'altra beffa che mette a dura prova i nervi dei viaggiatori. La denuncia arriva da alcuni passeggeri ticinesi che da Milano erano diretti a Bellinzona: “Nella stazione lombarda i distributori automatici non permettono di acquistare i biglietti dei treni Tilo”. Se a ciò si aggiunge la fretta per la partenza, non resta che salire sul treno senza biglietto, sperando nella comprensione da parte del controllore. “Ma una volta entrati in Svizzera – spiega uno dei malcapitati – il controllore ci ha dato comunque la multa. E questo nonostante gli avessimo spiegato che non fosse possibile acquistare il biglietto all’automatico. È scandaloso. E poi dove sta la reciprocità? In Ticino all’automatico puoi acquistare biglietti per qualsiasi destinazione…”
Problema esteso - Il problema, in realtà, è molto più ampio e concerne tutti i treni Tilo che collegano la Lombardia al Ticino. Lo conferma Elena Bacchetta, presidente dell’Associazione ticinese utenti trasporto pubblico: “Ho già ricevuto diverse segnalazioni in merito a questa situazione”. I vetusti apparecchi del nord Italia non permettono, tra l’altro, all’utente di capire che è comunque possibile acquistare il biglietto valido per la tratta fino al confine di Stato. “No – sbotta il passeggero multato –, sul monitor compare semplicemente la scritta ‘Biglietto non vendibile’. Pazzesco”. Elena Bacchetta è perplessa. “In linea teorica – dice – un passeggero a Chiasso dovrebbe scendere di corsa a farsi un nuovo biglietto e poi risalire in carrozza. Ma è un po’ assurdo”.
Percorso a ostacoli - Non bastavano i ritardi, i collegamenti dimezzati e i vagoni strapieni. Ora chi viaggia tra la Lombardia e il Ticino deve subire anche questo. Ancora uno dei passeggeri multati: “Fare direttamente il biglietto di andata e ritorno in una stazione ticinese? Impossibile. Perché vogliono sapere esattamente quale treno prenderai e a che ora”. Elena Bacchetta è pronta a prendere provvedimenti: “È evidente che la collaborazione transfrontaliera tra le due parti ha qualche lacuna. Cercheremo di sensibilizzare chi di dovere al più presto”.
Buona fede - Anche Roberta Trevisan, portavoce delle Ferrovie Federali Svizzere, è consapevole del problema. “Purtroppo riguarda gli automatici italiani e non possiamo intervenire direttamente. È una questione di software, di tecnologia. Però i nostri controllori, se il passeggero dimostra la buona fede e dunque è in possesso del biglietto valido per la tratta italiana fino alla dogana, di regola non danno alcuna multa”.
Coda in biglietteria - Imbarazzante, invece, la presa di posizione delle Ferrovie di Stato italiane. “Per i biglietti internazionali – fa notare l’addetta stampa Cristina Riacà - bisogna rivolgersi in biglietteria perché tutti gli automatici permettono la vendita del ticket fino al confine. È quindi possibile acquistare un biglietto internazionale sì, ma in biglietteria Trenitalia o nelle oltre 5mila agenzie di viaggio convenzionate in tutta Italia”. Già, peccato che per stare in coda in una biglietteria di Milano occorre preventivare almeno una buona mezzora.