Cerca e trova immobili

MALCANTONENessun sindaco vuole entrare nel tunnel di Bignasca

29.03.12 - 07:18
L'iniziativa popolare della Lega bocciata dai diretti interessati. E pure da un illustre leghista
Foto TI-Press
Nessun sindaco vuole entrare nel tunnel di Bignasca
L'iniziativa popolare della Lega bocciata dai diretti interessati. E pure da un illustre leghista

MALCANTONE - "È una cosa completamente a sbalzo e lo sa anche il Nano”.  Così il sindaco di Magliaso, Marino Monti, commenta il lancio dell’iniziativa popolare per una circonvallazione del Basso Malcantone interamente in galleria. “Marco Borradori ha lottato come una tigre per far passare la circonvallazione Agno-Bioggio e portare avanti la versione C2. Sono più di 20 anni che ci lavoriamo dietro, che si sono studiate tutte le varianti possibili e finalmente si è arrivati a un accordo.”

“Io posso capire che sia una mossa elettorale, ma il problema è che se la Confederazione non sgancia i soldi noi non possiamo fare niente” prosegue Monti. “Si tratta di un grosso lavoro di pianificazione e di credibilità. Per motivare la Confederazione a sostenerci abbiamo realizzato la passeggiata a lago tra Agno e Magliaso. Questo vuol dire lavorare con criterio, quello che fa il Nano adesso è un polverone che non porta da nessuna parte."

"Anche se riesce a tirare su le firme, cosa se ne fa con quelle firme?” afferma ancora Marino Monti. “In votazione popolare rischia di andare come con il Piano di Magadino. Cosa gliene frega a quelli di Locarno o Airolo del Basso Malcantone?"

"Solo il comune di Magliaso per il progetto della circonvallazione ha speso oltre un milione, con le misure imposte dal Cantone per poter andare avanti col progetto” continua il sindaco. “Se adesso che è tutto pronto il Nano tira su le firme, vuol dire ritardare il tutto di almeno 4-5 anni e tornare ai piedi della scala."

"È come il discorso della 13esima per gli anziani: lui crea il polverone ma spera che non passi. Perché se passa ci troviamo con un mucchio di gente che arriva dall'estero e dobbiamo dare la 13esima a tutti anche se non hanno pagato i contributi."

Nemmeno il sindaco di Agno, Mauro Frischknecht, è tanto tenero nei confronti della Lega. "È un boicottaggio nel momento di un'elezione politica. E questo dà fastidio."

“È un cavallo che hanno cavalcato alcuni leghisti a Bioggio e ad Agno, come elemento della loro campagna elettorale, però rischia di diventare autolesionista per i due comuni, perché tutto il tracciato, credito e consolidamento politico, che è durato anni e anni, è già effettuato su questa circonvallazione. Buttarlo nella toilette, come si dice, vorrebbe dire perdere 20 anni” afferma Frischknecht.

"Le faccio un esempio. Della galleria Vedeggio-Cassarate, che sarà inaugurata tra un paio di mesi, se ne parla dal 1970. I tempi delle grandi opere sono questi. Quello di Bignasca è un atto di grande irresponsabilità, da parte di chi per di più è membro della Commissione dei trasporti e aveva tutto il tempo per pronunciarsi. Se questa non è incoerenza..."

“Poi c'è un grande pericolo” sostiene ancora Frischknecht. “Una galleria veloce da Manno a Ponte Tresa invoglierebbe il traffico pesante a passare di qua, evitando il nodo di Chiasso. Il rischio è che per risolvere il problema di 15'000 frontalieri con le loro automobili andiamo a prenderci i camion da 50 tonnellate. Dopo faremo un bel applauso a questi promotori."

E il Dipartimento del territorio come legge questo attacco al suo lungo e difficile lavoro per trovare un accordo comune?
"Quest'iniziativa va a collidere con almeno due opere di cui da tempo si parla, in particolare la circonvallazione Agno-Bioggio e, in seconda battuta, sul tracciato previsto con due gallerie che da Agno vanno a Ponte Tresa” spiega Marco Borradori. “Tra le due opere quella più matura alla realizzazione è la circonvallazione Agno-Bioggio, cui stiamo lavorando da circa 15 anni. La circonvallazione è partita a livello di procedura assieme alla galleria Vedeggio-Cassarate, che è praticamente pronta, mentre la Agno-Bioggio non è ancora neanche partita, come lavori. Questo per dire che ha avuto un iter davvero travagliato, tra ricorsi, opposizioni e problemi di convivenza con l'aeroporto.”

“Ancora negli ultimi anni sono sorti dei problemi di accettanza e di sussidiabilità da parte della Confederazione, ciò che ci ha costretti a rielaborare il progetto per renderlo conforme  alle esigenze della Confederazione nell'ambito del programma di agglomerato” racconta Borradori. “Evidentemente chiunque può lanciare qualsiasi iniziativa, però noi non possiamo minimamente farci influenzare da questa iniziativa. La nostra tabella di marcia continua come se questa iniziativa non ci fosse.”

“Se l'iniziativa riesce (la scadenza è per il 29 maggio, n.d.r.) non potrebbe comunque essere inserita nel PAL 2, perché i progetti devono essere allestiti, studiati e condivisi. Quindi noi oggi dobbiamo procedere con i progetti che sono stati portati avanti.

La circonvallazione Agno-Bioggio andrebbe stralciata o perlomeno congelata?
"No, rimarrebbe dentro. Non possiamo mettere a rischio un'opera già consolidata per un'iniziativa, ancorché riuscita. Noi come facciamo in un mese a sostituire un'opera con un'altra?"

Ma se voi cominciate a costruire la Agno-Bioggio e poi l'iniziativa dovesse essere accettata?
"La prima cosa da fare è non interrompere, adesso, il PAL. Ci sono in ballo centinaia di milioni di franchi e progetti importantissimi, non possiamo interromperlo. Quello che succederà in futuro dovrà essere valutato dalla Commissione dei trasporti, dai sindaci e dal Consiglio di Stato. Ma prima devono essere raccolte le firme e poi, eventualmente, dovrà essere sottoposta al popolo. Prima che questa iniziativa possa concretizzarsi, da un profilo politico, ci vuole ancora del tempo. E noi non possiamo perdere adesso la possibilità di ottenere dei sussidi."

Ma non potrete cominciare i lavori prima che il popolo si sia espresso sull'iniziativa.
"No, credo che quella sarà una decisione che deve essere presa un po' da tutti, ma logica direbbe che, se l'iniziativa riesce, dovrà essere sottoposta al popolo nei tempi più brevi possibili."

Non le sembra che Bignasca le stia mettendo i bastoni tra le ruote?
"Guardi, in verità spero che non sia quello il suo obiettivo. Quello che posso dire è che di questa circonvallazione si parla da una quindicina d'anni e che questo progetto ha preso forma negli ultimi due-tre anni, senza che ci siano state grandi opposizioni."

Neanche da parte di Bignasca, che fa parte della Commissione?
"Che io sappia no. La Commissione dei trasporti, che racchiude tutti i comuni del Luganese, ha portato avanti il progetto insieme a noi e non ho avuto sentore di problemi. Quindi per noi quel progetto rimane valido. Poi chiaro che se la popolazione dovesse dire che bisogna cambiare progetto, lo cambieremo. Ma per il momento questa iniziativa, di cui prendiamo atto, non può assolutamente fermare il passo che è stato intrapreso."

Potrebbe però ritardarlo.
"Questa è una possibilità, ma per non farsi distrarre troppo credo sia importante andare avanti passo per passo. Il 30 giugno porteremo la documentazione del PAL 2 a Berna e poi vedremo cosa succede. A quel momento i sindaci, la commissione e il Cantone potranno discutere su come conciliare un'iniziativa magari riuscita, a quel momento, con dei progetti diversi."

Bignasca prima di lanciare l'iniziativa le ha chiesto un parere? L'ha consultata?
"No, un parere non me l'ha chiesto. Non posso fingere di non aver letto sui giornali che c'era qualcosa che ballava, in tempi recenti. Lui me ne ha parlato pochissimi giorni fa, dopo che l'avessi letto sul Mattino."

La sua reazione qual è stata?
"Cerco di essere sempre razionale. I diritti popolari vanno rispettati, evidentemente, però ho cercato di essere il più lucido possibile. L'iniziativa segue il suo corso, noi seguiamo il nostro corso. Non possiamo certo perdere i sussidi per un'iniziativa, certo rispettabilisima, ma che non ha ancora raccolto nemmeno una firma."

Fra quanti anni sarà pronta la circonvallazione, sotto qualsiasi forma essa sia?
"Facciamo finta che non ci sia l'iniziativa. I tempi prospettati sono presto detti. Avevamo indicato ai sindaci di Agno e Bioggio che, una volta finita la galleria Vedeggio-Cassarate ogni momento era buono per iniziare i lavori. Nel senso che non si potevano fare due cantieri così grossi vicini. Non voglio dire che finita la Vedeggio-Cassarate si parte subito, ma c'è un consenso allargato per cui portiamo avanti le procedure per poter iniziare i lavori nel tempo più breve possibile. Ci vorranno ancora, direi, un paio d'anni prima di cominciare i lavori. Poi i lavori dureranno 4-5 anni."

Lei non sembra credere troppo nel successo dell'iniziativa.
"Ripeto, io parto da un punto di vista di pieno rispetto verso l'iniziativa e gli iniziativisti, ma per intanto non mi pongo il problema. Non vorrei sembrare incosciente ma cerco di essere concreto e pragmatico. Abbiamo un progetto molto chiaro, che ha ricevuto l'avallo di Consiglio di Stato, Gran Consiglio e Comuni e con quello bisogna andare avanti e per intanto vale il progetto che è stato voluto."

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE