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LUGANO - Il Casinò di Lugano conferma che la disdetta del CCL è avvenuta a regola di legge, ossia nei modi e tempi dovuti.
"Parlare di 'rescissione irregolare' - spiegano in un comunicato stampa - conferma il modo superficiale e strumentale con cui questa legittima decisione viene trattata dai sindacati. I quali confondono di nuovo la disdetta con la risoluzione dei conflitti all’interno del CCL".
Casinò Lugano spiega che la disdetta è stata data "a causa delle ripetute violazioni del CCL da parte del sindacato, con la conseguente rottura della pace del lavoro. Il sindacato è libero di rivolgersi all’UCC (Ufficio cantonale di conciliazione), ma ciò non cambierà in nessun modo la decisione di Casinò Lugano di uscire dal CCL e di introdurre, dal 1. gennaio 2012, un regolamento aziendale senza il coinvolgimento del sindacato".
Casinò Lugano prosegue puntualizzando: "prima della disdetta del CCL siamo sempre stati disponibili ad incontrare il sindacato".
Riguardo al fumo passivo, altro tema ripreso dal sindacato sulla stampa, Casinò Lugano ricorda che la pratica attuale è stata approvata dagli organi cantonali e dai sindacati nel 2009, quando sono entrate un funzione le nuove sale fumatori. Casinò Lugano aggiunge che l’eventuale divieto ai dipendenti di svolgere turni di lavoro nelle zone fumatori, sollecitato dal sindacato, comporterebbe un esubero di personale e metterebbe a rischio un numero non indifferente di posti di lavoro.
