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TICINOReati finanziari e "skimming", 2009 impegnativo per la Sezione reati economici e finanziari

08.04.10 - 10:16
Ti-Press Tatiana Scolari
Reati finanziari e "skimming", 2009 impegnativo per la Sezione reati economici e finanziari

BELLINZONA - Un anno molto impegnativo, il 2009, per la Sezione reati economici e finanziari. Dopo che nel 2008 c'è stata una vera e propria impennata delle truffe di prossimità, lo scorso anno è stato contraddistinto da una diminuzione delle denunce per reati a danno di anziani e delle segnalazioni delle cosiddette "truffe nigeriane". Questo grazie alla sensibilizzazione effettuata tramite i media, che ha reso più attenta la popolazione, ma anche al successo di alcune indagini, in particolare quelle legate ai falsi nipoti con l’arresto e la condanna di diversi autori. L’impegno è stato comunque importante con 100 denunce trattate, 50 persone arrestate e oltre 100 mandati di perquisizione e sequestro evasi nell’ambito di indagini locali e rogatorie.

Truffe e skimming - Nel 2009 vi è stato un calo nell’uso illecito delle carte di credito, mentre si sono registrati alcuni casi di clonazione di carte di credito ai bancomat, o skimming. Gli autori, di cui uno in arresto e altri in via di identificazione, provengono da paesi dell’est europeo. Alcuni membri di queste organizzazioni sono stati intercettati in entrata in Svizzera dalle Guardie di confine, con carte di credito clonate pronte all’uso, oppure muniti di apposite apparecchiature elettroniche da applicare ai bancomat.

Costantemente monitorati anche i casi di “rip deal”, o “gioco della valigia” o “stangata”. Si tratta di una tipologia di reato già conosciuta in passato, che consiste nella prospettiva di un’operazione di cambio, di compravendita o di finanziamento estremamente vantaggiosa. Gli autori della truffa riescono a consegnare del denaro falso di una determinata valuta, ricevendo banconote autentiche in un’altra valuta, a condizioni allentanti per la vittima. In quest’ambito desta sempre più preoccupazione la professionalità degli autori (generalmente appartenenti alla criminalità organizzata), l’internazionalità (autori e vittime sono sovente stranieri, le trattative si svolgono all’estero mentre l’atto conclusivo avviene in Ticino) e il bottino ingente. Nel 2009 sono stati denunciati tre casi di rip deal commessi rispettivamente a Bellinzona (5 persone arrestate), Lugano e Chiasso che hanno fruttato agli autori oltre 4,5 milioni di franchi in valuta estera e preziosi.

Moneta falsa - Sul fronte della falsa moneta si sono registrati 150 casi di messa in circolazione di banconote false. Si tratta di un numero sensibilmente inferiore rispetto agli anni precedenti, e riconducibile, secondo la Sezione reati economici e finanziari, a una diminuzione dello spaccio presso le case da gioco. Aumentano pero' rispetto allo scorso anno, le banconote sequestrate: 1'222 contro le 936 del 2008. In particolari si tratta di dollari statunitensi.

Fra i casi rilevanti l'arresto, nell'aprile del 2009, di 2 persone e la denuncia a piede libero di altri 2 individui, tutti residenti in Ticino, che avevano prodotto 100 banconote da 1'000 Ticino, e l’arresto in novembre di una cittadina italiana, trovata in possesso di 76 banconote false da 100 dollari. Gli inquirenti hanno poi fermato un ticinese, residente nel Mendrisiotto, sequestrando presso la sua abitazione ben 573 banconote da 100 dollari.

Reati finanziari - La Polizia cantonale ha collaborato strettamente coi Magistrati del Gruppo Finanziario del Ministero Pubblico. Indagini impegnative, vista la complessità delle inchieste, prettamente di carattere finanziario, riguardanti reati quali l’appropriazione indebita, la truffa, l’amministrazione infedele, il riciclaggio e la falsità in documenti. Molte le persone arrestate in questo specifico settore criminale e numerose le perquisizioni e i sequestri, riconducibili a indebiti profitti milionari.

Su tutti la truffa di 23 milioni di franchi a danno della BSI Italia, con 3 arresti; gli illeciti per alcune decine di milioni di franchi commessi da responsabili della Abilfida Sa di Lugano (4 arresti); le appropriazioni indebite per oltre 1,5 milioni di franchi messe in atto da un contabile presso la società in cui lavorava; il dissesto della Aston Bank Sa di Lugano dovuto agli illeciti commessi da responsabili dell’istituto per circa 20 milioni di franchi (4 arresti).  Infine due impiegate dell’UBS di Locarno e Biasca sono state arrestate, dopo che si erano appropriate in alcuni anni di 770'000 franchi.

Foto Ti-Press Tatiana Scolari

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