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SVIZZERACanone radio/TV per quasi tutti, inizia la discussione

12.03.14 - 10:38
L'ammontare dovrebbe diminuire di circa 60 franchi, bocciate le proposte di rinvio del progetto
Foto Keystone Martial Trezzini
Canone radio/TV per quasi tutti, inizia la discussione
L'ammontare dovrebbe diminuire di circa 60 franchi, bocciate le proposte di rinvio del progetto

BERNA - Può iniziare al Nazionale la discussione della revisione della Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV), che prevede l'obbligo per praticamente tutte le economie domestiche di pagare il canone il cui ammontare dovrebbe passare da 462,40 franchi a 400 franchi. Le proposte di non entrata in materia e di rinvio del progetto al Consiglio federale sono state infatti bocciate.

 

I favorevoli alla sospensione dell'esame della riforma sostenevano che con il nuovo sistema il canone si trasforma da tassa a imposta e che come tale necessita di una base legale oggi inesistente. Questa posizione è stata sostenuta in particolare da Natalie Rickli (UDC/ZH), conosciuta per essersi più volte battuta per una radicale diminuzione dell'ammontare del canone.

 

La consigliera federale Doris Leuthard ha però replicato affermando che "esiste una perizia, realizzata oltretutto da un giurista di destra, che dimostra come anche con il nuovo sistema il canone rimanga una tassa". La ministra delle comunicazioni ha poi ricordato che alla popolazione non interessa come venga incassato il canone, ma quanto si deve pagare.

 

Rickli voleva anche rinviare il progetto al governo per chiedergli di presentare al parlamento un messaggio sul mandato costituzionale in materia di servizio pubblico per quel che concerne la radio e la televisione. Leuthard ha però ricordato che l'obiettivo della nuova legge è aggiornarla alle evoluzioni tecnologiche. Il dibattito sul "service public" potrà sicuramente avvenire, ma in un altro momento, ha precisato la consigliera federale.

 

I dibattiti proseguono con la discussione di dettaglio.

 

In base al progetto di riforma presentato dal Consiglio federale, saranno chiamati a pagare il canone tutte le economie domestiche, a prescindere dal fatto che possiedano o meno un apparecchio di ricezione. Questo cambiamento è dovuto all'evoluzione tecnologica, che offre ormai strumenti come smartphone, computer e tablet, che permettono la ricezione di programmi radiotelevisivi.

 

Le persone che ricevono prestazioni complementari AVS/AI continuano a essere esentate dal pagamento del canone. Per quel che concerne le imprese, quelle con un fatturato annuo inferiore ai 500'000 franchi, che rappresentano circa il 70% di tutta la categoria, saranno pure esonerate.

 

A fine 2011, 2,8 milioni di economie domestiche e oltre 100'000 imprese hanno pagato 1,336 miliardi di franchi di canone. L'importo è destinato in primo luogo al finanziamento dei programmi della SSR. Il 4% è invece riservato ai media locali e regionali.

 

Ats

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