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NEUCHÂTELSì a riforma elettorale, No a palazzo giudiziario

24.09.17 - 14:14
Sì a riforma elettorale, No a palazzo giudiziario

NEUCHÂTEL - I cittadini neocastellani hanno risposto con due "sì" e un "no" ai tre temi posti in votazione cantonale oggi: mentre la costruzione di un nuovo palazzo giudiziario a La Chaux-de-Fonds è stata rifiutata, sono stati approvati il rinvio dell'armonizzazione dell'imposta dei frontalieri e la riforma del sistema elettorale.

Appoggiata da quasi il 58% dei voti, quest'ultima prevede in particolare la creazione di un'unica circoscrizione elettorale, al posto dell'attuale suddivisione in sei distretti. Il numero dei deputati scenderà da 115 a 110, con un minimo di rappresentanti garantito per quattro "regioni elettorali".

La soglia di sbarramento per ottenere seggi in parlamento sarà inoltre abbassata dal 10% al 3%, mentre la congiunzione delle liste sarà d'ora in poi vietata.

Con il 59% di "no", i votanti hanno invece rifiutato la costruzione, a La Chaux-de-Fonds, di un nuovo palazzo di giustizia nel quale avrebbero dovuto essere riunite le otto strutture giudiziarie attuali.

Per la costruzione dello stabile era previsto un investimento di 48,5 milioni di franchi, un importo ritenuto eccessivo dagli avversari del progetto, tenendo conto dell'importante deficit del cantone. La proposta è stata accettata soltanto a La Chaux-de-Fonds e a Le Locle.

Con una maggioranza del 50,4%, i votanti hanno infine aderito al terzo oggetto in votazione, una misura temporanea volta a ritardare nuovamente la prevista armonizzazione nella ridistribuzione delle ritenute fiscali pagate dai frontalieri.

L'armonizzazione è volta a correggere una distorsione di cui hanno approfittato per anni i comuni industrializzati, come La Chaux-de-Fonds e Le Locle. Il governo cantonale ha argomentato che il nuovo rinvio rappresenta un gesto di solidarietà verso questi comuni, colpiti dalla debole congiuntura. Globalmente, la partecipazione si è attestata al 40,1%.

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