La maggioranza del Gran Consiglio vodese ha votato in favore dell'iniziativa popolare che vieta l'accattonaggio
LOSANNA - Il voto del Gran Consiglio vodese è stato serrato. Il dibattito vergeva sulla tanto discussa iniziativa popolare che voleva vietare «l'accattonaggio e lo sfruttamento delle persone per accattonaggio in tutto il territorio cantonale» promossa tre anni fa dall'UDC.
Al momento nel Canton Vaud, non esiste in effetti una legge cantonale e ogni comune agisce come meglio crede. Montreux e altri 8 comuni ad ovest di Losanna avevano già proibito questa pratica, mentre nella capitale vodese l'accattonaggio era tollerato, anche se a condizioni molto rigorose. Ma da oggi tutto dovrebbe cambiare.
Vittoria per un voto - La maggioranza della commissione del legislativo invitava a respingere questa iniziativa, mentre l'UDC e parte del PLR erano favorevoli all'istituzione di una legge cantonale. Alle 16.45 il verdetto. I pro-iniziativa l'hanno spuntata per un voto. 58 i deputati a favore, 57 quelli contro. Sei si sono astenuti.
Con un voto così serrato, la tensione è salita alle stelle, e coloro che erano usciti sconfitti hanno richiesto una ripetizione della votazione nominale. Il risultato in questo caso è stato meno combattuto con 60 "sì", 56 "no" e cinque astenuti.
La consigliera di Stato Béatrice Métraux (Verdi) ha tentato invano di difendere il controprogetto del governo, che evitava di decretare un divieto puro e semplice, ma stabiliva regole per meglio disciplinare la mendicità, quali il divieto di ricorrere ai bambini o lo sfruttamento altrui.
Il testo dell'iniziativa verrà ora trasformato in legge, sulla quale il popolo ha la possibilità di presentare referendum.