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SVIZZERALe prime reazioni dei partiti svizzeri

24.06.16 - 09:42
Il PLR è preoccupato per l'uscita della Gran Bretagna: «Pericolo per i posti di lavoro e l'esportazione». I Verdi: «Speranze di accordi con l'UE ridotte a meno di zero»
Le prime reazioni dei partiti svizzeri
Il PLR è preoccupato per l'uscita della Gran Bretagna: «Pericolo per i posti di lavoro e l'esportazione». I Verdi: «Speranze di accordi con l'UE ridotte a meno di zero»

BERNA - La storica decisione della Gran Bretagna di lasciare l'Ue rischia di allontanare una soluzione concordata fra Berna e Bruxelles per l'applicazione del 9 febbraio. I negoziati con la Confederazione diventeranno ancora meno prioritari sui banchi europei, affermano, a grandi linee, esponenti politici, osservatori, associazioni e partiti elvetici.

Una soluzione ai negoziati fra Berna e Bruxelles si allontana a grandi passi, secondo il PS, mentre per i Verdi le possibilità di concludere accordi speciali sono "meno di zero". Posizione analoga da parte del PLR, secondo cui per la Svizzera sarà ancora più difficile negoziare. Difficile ma non impossibile, per il PPD, mentre secondo il Nuovo movimento europeo svizzero (NOMES), la questione elvetica "scomparirà dagli schermi a Bruxelles". L'UDC invita da parte sua a non orientarsi unilateralmente in funzione dell'Ue.

Naturalmente partiti e organizzazioni differiscono per quanto riguarda le strategie da adottare. Secondo i democentristi, Berna deve "interrompere immediatamente tutti i negoziati miranti ad avvicinare ancor più la Svizzera all'Ue tramite un accordo istituzionale", per non "saltare su una barca che sta colando a picco". Il partito esige che la Svizzera gestisca l'immigrazione tramite preferenza nazionale, plafond e contingenti.

Secondo l'ASNI (Associazione per una Svizzera neutrale e indipendente), quello odierno è "un giorno di gioia per l'indipendenza e la democrazia diretta della Svizzera". L'associazione chiede ora al Consiglio federale di "porre fine alla politica di lamentele e codardia praticata finora", applicando l'articolo 121a della Costituzione.

Il franco svizzero sarà considerato ancora una volta una moneta rifugio e ciò è preoccupante per i posti di lavoro nel nostro Paese e per l'industria di esportazione, mette invece in guardia il PLR, secondo cui la Confederazione deve fare tutto quanto in suo potere per ridurre in modo indipendente l'immigrazione, senza mettere in pericolo gli accordi bilaterali.

Timori per il franco forte emergono anche da parte sindacale. L'USS si aspetta che la Banca Nazionale Svizzera (BNS) faccia il possibile per combattere questo rafforzamento. Secondo il suo segretario, Daniel Lampart, la BNS deve impedire le conseguenze nefaste del voto britannico sull'economia elvetica.

Travail.Suisse prevede "grossi problemi" per la Svizzera nell'applicazione dell'iniziativa dell'UDC: l'introduzione concordata di una clausola di salvaguardia è ormai compromessa dalla Brexit - rileva - e l'attuazione unilaterale da parte elvetica mette in pericolo gli accordi bilaterali.

Il PS teme per la stabilità del continente europeo. Il modo più veloce per salvare i bilaterali - secondo il partito - è attraverso un controprogetto all'iniziativa "Fuori dal vicolo cieco" (RASA) che garantirebbe la libera circolazione delle persone. Per evitare un nuovo "shock monetario", il partito chiede inoltre al Consiglio federale e alla BNS di prendere misure adeguate per stabilizzare l'economia elvetica.

In controtendenza l'ex consigliera federale socialista Micheline Calmy-Rey che, ai microfoni della radio RTS, si dice convinta che il voto potrebbe addirittura rivelarsi positivo per la Svizzera. "Wait and see" (aspettiamo e vediamo), afferma. A suo avviso alcuni Stati chiederanno più indipendenza e maggiore controllo sulle politiche condotte da Bruxelles e "ciò spingerà Bruxelles a compiere riforme istituzionali".

Per i Verdi la Svizzera ora ha due opzioni: rimanere parte del mercato unico europeo accettando le regole ad esso associate, come la libera circolazione delle persone, o gestire gli scambi con l'Ue attraverso migliaia di accordi separati. Il partito chiede inoltre al governo un voto che chiarisca se si debba o meno proseguire la via bilaterale.

Il PPD è convinto che la Svizzera abbia bisogno di una relazione con l'Ue, così come di bilaterali e sicurezza giuridica. "È nell'interesse del nostro paese", indica in una nota, "l'economia e soprattutto le molte imprese svizzere orientate all'export e all'innovazione hanno ora bisogno di sicurezza e sostegno". Secondo il partito, la BNS deve attuare una politica monetaria prudente e previdente.

Sulla stessa lunghezza d'onda i Verdi liberali. L'applicazione dell'iniziativa sull'immigrazione di massa deve restare l'obiettivo primario della Confederazione, sottolineano. Relazioni bilaterali stabili con l'Ue sono di importanza capitale per la Svizzera, mentre tutto il resto porta ulteriore incertezza giuridica ed è veleno per la piazza economica elvetica, concludono.

 

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COMMENTI
 

mgk 7 anni fa su tio
Fonald trump invita l italia a lasciare l europa e congiungersi con l Africa.. ammiro quest uomo

mambo 7 anni fa su tio
Mi da proprio fastidio vedere quella bandiera azzurra stellata sopra la nostra bella bandiera !

GIGETTO 7 anni fa su tio
I politici svizzeri ed i loro partiti debbo immediatamente riconoscere la realtà del voto inglese sulla Brexit e smetterla di continuare a fare del terrorismo mediatico verso la popolazione CH! Bastaaaa!

Don Quijote 7 anni fa su tio
Se l'Europa perde le poche locomotive, anche con i tanti vagoni vuoti, non va da nessuna parte. Meglio un mercato con pochi clienti facoltosi che uno con tanti milioni senza nessun potere d'acquisto. Adesso la Svizzera può fare accordi di reciproca convenienza con l'Inghilterra (due tra le poche locomotive).

tazmaniac 7 anni fa su tio
«Pericolo per i posti di lavoro e l'esportazione». già ... peccato che i signori si dimenticano che le esportazioni quando non c'era l'euro funzionavano a meraviglia con dracme, pesetas, escudos a livellli allucinanti, per non parlare della lira che, centesimo più, centesimo meno, contro il CHF era agli stessi livelli in cui si trova oggi l'euro ... quindi smettiamola con questi catastrofismi ... probabilmente qualcuno di voi dovrà vendere il suv ... ;o)

roma 7 anni fa su tio
yyyyeeeeeeeeppppppaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

shooter01 7 anni fa su tio
Anzi, sarà più facile. Ovviamente non per dei calabraghe come voi

Mat78 7 anni fa su tio
Ennesima dimostrazione di come la nostra delegazione sia inadeguata a trattare con l'UE. Se vogliono evitare un effetto domino ora dovranno ammorbidirsi su molti punti e ripensare completamente sui criteri di integrazione dei mercati e delle leggi...pena la dissoluzione dell'UE... È il momento di alzare il livello della trattativa, non di farsela nelle mutande come al solito!

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Mat78
Diglielo a lui ;o) questo ha gia titato giù i pantaloni http://www.tio.ch/News/Svizzera/Politica/1092847/-Per-noi-svizzeri-i-rapporti-con-l-Ue-non-saranno- piu-facili-/Blog che schifo ;o((

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Visto :-) E' chiaro a tutti che questo signore lavora indirettamente per l'UE e non per il suo paese. Fosse a Bruxelles capirei le sue perplessità, ma essendo da questa parte non le capisco e non le condivido affatto.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Ma democraticamente non esiste un metodo per mandare a casa lui e chi vuole entrare sctrisciando nella FUE? Dopo ANNI e ripetuti tentativi gli Svizzeri hanno SEMPRE detto un CHIARO NO alla FUE questi personaggetti continuano ancora a provarci facendo danni enormi alla Svizzera che DOVREBBE essere la LORO nazione.

Tiger 7 anni fa su tio
Per le mezze seghe tafazzi compulsive: non è un problema. Lasciate il posto a chi sa fare il suo mestiere!

Veritas 7 anni fa su tio
La Svizzera non può sicuramente cantar vittoria. Le imprese che lasceranno Londra andranno a Dublino, Francoforte o Parigi e nessuna a Zurigo visto che non abbiamo accesso al mercato dei servizi finanziari (chissà ancora per quanto) e la nuova riforma delle imprese non rende la Svizzera più attrattiva ma la ha affossata; la Svizzera non riesce più ad attrarre imprese e questo significherà la sua rovina. Ricordatevi poi che imprese come Nestlè, ABB sono state fondate da europei... con contributo europeo, non svizzero. La Svizzera deve la sua prosperità solo a investimenti esteri

bontoJR 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
Le imprese non lasceranno Londra, perché Londra é stata Londra prima della UE e lo sarà anche dopo... Dublino, Francoforte e Parigi non sono assolutamente competitive come lo é Londra, c'é un gap che non può essere colmato: mancano le strutture, manca la mentalità e mancano soprattutto le persone. Parigi poi é da anni sulla via di un referendum contro la UE, quindi vedo difficile un trasferimento di aziende e servizi dalla City ad una città che é ancora più instabile di Londra stessa.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
Sento già il rumore delle banche che apriranno sedi a Londra; sento già il rumore di aziende che sposteranno il domicilio fiscale a Londra. La CH è grande, lo è stata e lo sarà, grazie alla sua forte indipendenza e alla capacità di contrattazione. Tutto il resto, veritas, non è vero.

helveticum 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
cerrrrto come no....

Veritas 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Forse il rumore che senti è quello delle imprese che si affrettano a lasciare la Confederazione dopo aver saputo che le loro tasse aumenteranno a dismisura e continueranno ad essere penalizzate rispetto agli altri paesi UE. La tanto amata indipendenza e stabilità non è solo una prerogativa svizzera, non siamo più nel 1500 quando c'erano guerre un giorno si e l'altro pure. Queste qualità svizzere si trovano, molto migliorate, anche all'estero e con un prezzo molto minore...

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
ah ah ah ah e dove vanno? Di certo non in UE. Sveglia!

Veritas 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
L'Irlanda ha una tassazione del profitto del 12,5%, nessun cantone riesce ad abbassarla a quel livello per la riforma della tassazione delle imprese. L'Irlanda in più ha costi molto più bassi e l'inglese è la lingua nazionale. Quindi immagina il dilemma esistenziale di una società: vado in Irlanda dove le tasse ed i costi sono molto più bassi o in Svizzera dove hanno delle belle montagne? Mi sembra di capire che per alcuni svizzeri rispondere a questo quesito possa essere un'impresa oltremodo ardua. Prima di essere cosi orgoglioso della tua piccola nazione informati: imprese che hanno già lasciato la Svizzera per l'Irlanda: Yahoo, Weatherford, Pepsico etc. Gran parte d'Europa vi ha già superato da un pezzo e non ve ne siete accorti, è finita l'ora di dormire sugli allori. Sveglia!

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
Mica è una novità questa. Dove hai vissuto sin'ora. La tassazione in CH è nettamente inferiore a quella dell'UE e la stabilità del paese è un'aggiunta in più. Di certo nessuno scappa di qua e sono orgoglioso della mia nazione. Forse tu non puoi esserlo, e capisco che da perdenti è difficile trovare argomenti se non quelli triti e ritriti. Yahoo, per esempio, non è mica una ditta CH! Da una parte guardi all'UE e dall'altra guardi la competizione fiscale: navighi in cattive acque in ambi i casi con i tuoi ragionamenti. Fattene una ragione. La CH sarà sempre vista come lo è stato in passato; è gente come te che vorrebbe distruggerla, ma... ma... sembra invece che altri paesi seguano il nostro esempio. Sei fuori tempo amico :-)

Veritas 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Io lascio perdere, dalla tua risposta si evince che hai capito davvero gran poco di quello che ho scritto. La tassazione è minore in alcuni stati dell'UE (Irlanda, Lussemburgo, etc.) rispetto alla Svizzera che tu ci creda o no. E poi dalle tue parole non trabocca altro che commenti populisti. Yahoo non sarà stata un'impresa svizzera ma ha portato ricchezza e posti di lavoro e se ne è andata. Senza le multinazionali estere che sono venute qui (accompagnate dai loro capitali) la Svizzera si riduce a poche mucche e pastori al pascolo. Io lascio dicendo che la Svizzera ha beneficiato dell'immigrazione europea poiché in molti casi ha portato conoscenze che qui non c'erano, ma credo che nel profondo di gran parte dei ticinesi ci sia il desiderio di riportare l'orologio in dietro e tornare ad essere la Svizzera di prima: chiusa, povera ed isolazionista!!!

punto 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
povera...

MIM 7 anni fa su tio
Da sola la CH era piccola, ora con Londra a braccetto gli strumenti a disposizione saranno diversi e molto più pesanti. Se a Berna hanno paura, che lascino e vadano a nascondersi. E' un grande giorno per la Svizzera oggi. Se la GB non fosse uscita, allora si che le nostre speranze di contrattazione andavano a farsi benedire. I verdi vedono al contrario, non capisco perché. Forse è dovuta alla sindrome tafazziana e a quella de "i cattivi perdenti", che piuttosto che vedere FINALMENTE l'uscita dal tunnel, sono disposti a diventare masochisti e ad augurare il male al proprio paese. Grande giorno che entrerà nella storia.

Emu 7 anni fa su tio
Le solite filippiche del PLR e compagni di merende rosso-verdi-radical-chic. Il PLR stia zitto una buona volta che con la sua dottrina liberista ha rovinato la Svizzera è il suo tessuto sociale. Una volta era un partito trasversale comprendente tutte le classi sociali, ora e lo si vede anche dalla presa di posizione difende solo gli interessi dei banchieri, dell'alta finanza, dei capitani di industria,ecc. Per quanto riguarda i Verdi che facciano i verdi che basta e avanza!
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