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SVIZZERAFranco forte, no all'esenzione temporanea dell'Iva per il turismo

28.05.15 - 11:31
Franco forte, no all'esenzione temporanea dell'Iva per il turismo

BERNA - Esentare, anche solo temporaneamente, le aziende del settore turistico e gastronomico dall'Iva in difficoltà a causa del franco forte creerebbe disparità tra soggetti economici e violerebbe principi legali alla base di questa tassa. Per questi motivi, la mozione inoltrata dal gruppo PBD al Consiglio nazionale va respinta, spiega il Consiglio federale in una presa di posizione, secondo cui il settore dell'accoglienza va rafforzato con misure a lungo termine.

Per rispondere al calo dei pernottamenti di turisti provenienti dall'area euro, il PBD chiede che le aziende toccate dal fenomeno possano essere esentate dal pagamento dell'Iva, dietro richieste motivate, sull'esempio del meccanismo del lavoro a orario ridotto vigente nell'industria d'esportazione.

Per il governo, che ricorda le misure previste a favore del turismo nel messaggio sulla promozione della piazza economica negli anni 2016-2019, il criterio determinante per stabilire se una prestazione debba essere assoggettata all'IVA dipende dal tipo di prestazione e non dal soggetto che la eroga.

Secondo l'esecutivo, "accordare un'esenzione dall'IVA ad alcuni fornitori di prestazioni dei settori del turismo e della ristorazione violerebbe questo principio, indipendentemente dal fatto che tale esenzione abbia carattere temporaneo o definitivo".

Oltre a violare i principi costituzionali della neutralità concorrenziale e dell'uniformità dell'imposizione, l'esenzione anche solo temporanea dal pagamento di questa tassa "sarebbe particolarmente urtante se, in una determinata località, alcune aziende venissero esonerate dal pagamento dell'IVA e altre fossero invece costrette a conteggiarla pur erogando prestazioni dello stesso tipo".

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