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SVIZZERAResidenze secondarie al Nazionale, beni trafugati dalla Siria agli Stati

03.03.15 - 08:03
Residenze secondarie al Nazionale, beni trafugati dalla Siria agli Stati

BERNA - Sono ripresi stamane i lavori alle Camere federali. L'agenda del Consiglio nazionale prevede un dibattito, che dovrebbe protrarsi anche domani, sulla legge di applicazione dell'iniziativa popolare Weber con cui si vogliono limitare le residenze secondarie. Il Consiglio degli Stati ha già edulcorato il progetto governativo, prevedendo diverse eccezioni al limite del 20% iscritto nella Costituzione federale.

Anche la commissione preparatoria del Nazionale si è espressa per un'applicazione meno vincolante dell'iniziativa. A suo parere, gli alloggi paralberghieri destinati a ospitare turisti non devono essere considerati abitazioni secondarie.

Inoltre, diversamente dalla Camera dei cantoni, la commissione propone che i vecchi alberghi non più redditizi possano essere trasformati in abitazioni singole senza restrizioni d'uso.

Agli Stati sono in programma diversi interventi parlamentari. Una mozione chiede il divieto esplicito d'importazione di reperti archeologici trafugati dalla Siria. Il testo è sostenuto dal Consiglio federale.

Non è la prima volta che la Svizzera adotta misura di questo genere. Nel 2003, ad esempio, il Governo aveva inserito i beni culturali nell'ordinanza che istituiva misure economiche nei confronti dell'Iraq. Al Nazionale, che ha già approvato la mozione in dicembre, una minoranza composta di UDC e qualche PLR si era detta invece contraria a questo atto parlamentare, giudicando l'arsenale giuridico attualmente a disposizione più che sufficiente.

Nel novembre scorso, l'ex funzionario dell'Ufficio federale della cultura ed estensore della Legge federale sul trasferimento dei beni culturali, Andrea Rascher, aveva criticato l'atteggiamento attendista del Consiglio federale in merito ai saccheggi di beni culturali siriani. All'ats aveva dichiarato che la Svizzera non doveva diventare una piattaforma per il commercio di beni culturali di origine dubbia provenienti da questo Paese martoriato dalla guerra civile.

Due altre mozioni in programma domandano misure volte a promuovere la manodopera nazionale in seguito all'adozione, il 9 febbraio 2014, dell'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa.

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