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BERNA - Il Consiglio nazionale ha sensibilmente ridotto i tagli nel settore agricolo rispetto al preventivo presentato per l'anno prossimo dal Consiglio federale. È stato anche più generoso con i contadini rispetto alla commissione preparatoria. Se il budget dovesse essere confermato nella forma adottata oggi, il settore primario dovrà risparmiare complessivamente meno di 15 milioni di franchi, contro i 130 previsti dal governo e i 20 suggeriti dalla Commissione delle finanze (CdF).
Nel budget, il governo aveva incluso i tagli chiesti dal Parlamento con il Programma di consolidamento e di verifica dei compiti (PCon). Nel complesso, gli sgravi ammontavano a circa 700 milioni, 130 dei quali nell'agricoltura. Il settore, che deve affrontare la riforma dei pagamenti diretti indotta dalla Politica agricola 2014-2017 (PA 14-17), si è "ribellata". I consiglieri nazionali Christophe Darbellay (VS), presidente del PPD svizzero, e Markus Hausammann (UDC/TG) hanno ad esempio chiesto al plenum di rimanere fedeli alle promesse fatte dal parlamento lo scorso anno.
Solo la sinistra e i Verdi liberali (PVL) hanno criticato la rinuncia ai tagli. Barbara Gysi (PS/SG) ha ricordato che il settore primario non è l'unico a dover fare i conti con i risparmi per rispettare il freno all'indebitamento. Le ha fatto eco la responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF) Eveline Widmer-Schlumpf. Roland Fischer (PVL/LU) ha denunciato l'eccessiva dipendenza dell'agricoltura dallo Stato.
Il Nazionale ha rivisto varie voci del budget al rialzo. La maggioranza ha sempre superato la soglia dei 100 voti, mentre la minoranza non ne ha mai ottenuti più di 83. Se il Consiglio degli Stati lunedì prossimo dovesse seguire le decisioni odierne della Camera del popolo, i contadini otterranno 84 milioni in più di pagamenti diretti e 11 milioni in più di sostegno alla produzione vegetale.
Il controllo della qualità del latte otterrà un milione supplementare. I deputati hanno pure accolto 4 milioni supplementari per gli aiuti alla produzione animale, 3 per la selezione vegetale e animale e 700'000 franchi per l'aiuto alla riconversione professionale. Gli aiuti all'esportazione di prodotti agricoli trasformati, la cosiddetta "legge del cioccolato", saranno potenziati di 12 milioni.
Con 99 voti contro 90, il Nazionale ha rifiutato di compensare tutti questi crediti in più con una riduzione di 5 milioni dei crediti d'investimento.
La commissione preparatoria degli Stati è stata meno generosa. Complessivamente, rispetto al preventivo del governo, i contadini dovrebbero ricevere 64,7 milioni supplementari, di cui 56 milioni alla voce pagamenti diretti.
Ats
