Presentate le ragioni del "Sì" all'iniziativa "Basta ai privilegi fiscali dei milionari": "Nei cantoni dove sono stati aboliti il gettito fiscale è aumentato"
BERNA - Il regime di imposizione forfettaria per i multimilionari stranieri viola il principio secondo cui tutti gli esseri umani sono uguali di fronte alla legge: oltre che ingiusto ed obsoleto è quindi anche incostituzionale. L'unica soluzione per uscire da questo impasse è votare 'sì' all'iniziativa "Basta ai privilegi fiscali dei milionari" il prossimo 30 novembre. Le ripercussioni sul paese, siano esse fiscali o economiche, non saranno negative come paventato dagli oppositori, anzi. Lo ha ribadito il comitato promotore del testo oggi a Berna in una conferenza stampa.
Il regime forfettario interessa poco più di 5000 contribuenti in Svizzera, hanno ricordato i presenti: rappresentanti di "La Gauche - Linke Alternative - La Sinistra" - fautori dell'iniziativa - socialisti, Verdi, sindacalisti e PEV. Una sua soppressione non comporterebbe grandi cambiamenti, anzi.
Le cifre presentate dagli oppositori, primo fra tutti l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM), a questo proposito sono menzognere e del tutto campate per aria, ha denunciato il presidente del PS Christian Levrat: "ci descrivono scenari da film dell'orrore, una vera e propria fine del mondo".
Ma l'esperienza raccolta dai primi cantoni che già hanno abolito i forfait fiscali - Zurigo e Sciaffusa - dimostra che le cose non stanno così, ha detto Nick Scherr (Lista Alternativa), co-iniziatore e membro del consiglio comunale di Zurigo: "l'enorme esodo spesso paventato non si è verificato e gli introiti fiscali sono addirittura aumentati".
Per la co-presidente dei Verdi Regola Rytz, respingere questa pratica ingiusta costituisce "un atto dettato dalla ragione e un rafforzamento della protezione della natura e della patria".
ats