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SVIZZERALa Svizzera, 8 milioni di abitanti in estate

02.08.12 - 09:34
Foto Ti-Press
La Svizzera, 8 milioni di abitanti in estate

NEUCHATEL - Stando alle nuove stime dell'Ufficio federale di statistica (UST), nel 2012 la Svizzera supererà la soglia degli 8 milioni di abitanti. Dal 1860, la popolazione della Svizzera è più che triplicata. La crescita demografica non è però stata lineare: alla fine del XIX secolo e tra il 1910 e il 1930 la Svizzera è stata un Paese di emigrazione.
Se l'incremento demografico osservato in questi ultimi anni si confermerà anche nei primi mesi del 2012, nel corso dell'estate la Svizzera raggiungerà gli 8 milioni di abitanti. L'UST non è in grado di stabilire la data precisa perché il sistema statistico della popolazione non fornisce risultati quotidiani. Una stima fondata sulla crescita della popolazione all'inizio dell'anno permette tuttavia di affermare che la soglia degli 8 milioni sarà probabilmente varcata nel corso dell'estate del 2012.

Periodi con crescita marcata della popolazione, altri con incrementi minori - Dalla metà del XIX secolo, la popolazione della Svizzera è più che triplicata ed è passata da 2,5 milioni nel 1860 a 8 milioni nel 2012. Ma questa crescita non ha seguito un andamento lineare, poiché alcuni periodi hanno registrato incrementi della popolazione sensibili, come per esempio all'inizio degli anni 1960, mentre altri hanno presentato un rallentamento o addirittura un calo della popolazione.
L'aumento più netto della popolazione è stato rilevato dagli anni 1950 agli anni 1970, periodo durante il quale il tasso di crescita annuo superava mediamente l'1,4%. Nel decennio 1970-1980 il tasso di crescita ha raggiunto il livello più basso (+0,15%) a seguito della limitazione dell'immigrazione di lavoratori stranieri e della crisi economica degli anni 1975-76. Dal 2000, l'aumento medio è stato dello 0,9%, ma è stato uguale o superiore all'1% dal 2007.

I fattori dell'evoluzione demografica - I due fattori dell'evoluzione della popolazione sono la crescita naturale, ovvero la differenza tra il numero di nascite e quello dei decessi, e il saldo migratorio, e cioè la differenza tra le immigrazioni e le emigrazioni.
Il saldo migratorio, dal canto suo, è rimasto abbastanza basso fino all'inizio degli anni 1950. La Svizzera è stato un Paese di emigranti alla fine del XIX secolo e tra il 1910 e il 1930. Dal 1950, il saldo migratorio è diventato un fattore importante dell'evoluzione della popolazione. Tuttavia può variare rapidamente e in modo molto marcato: infatti, è passato da +100'000 nel 1961 a -58'000 nel 1975. La Svizzera ha registrato un saldo negativo anche di recente, nel 1996 e nel 1997. Dall'inizio degli anni 2000 il saldo migratorio, a cui è attualmente ascrivibile quasi l'80% della crescita demografica, è il principale fattore dell'evoluzione demografica nel nostro Paese.

Meno giovani, più anziani - Nel corso del XX secolo la piramide delle età ha subito profondi cambiamenti. La quota di giovani (meno di 20 anni) è diminuita, passando dal 40,7% nel 1900 al 20,9% nel 2010, quella degli anziani (oltre 64 anni) è progredita dal 5,8 al 16,9%. L’incremento è particolarmente marcato (dallo 0,5 al 4,7%) per le persone della quarta età (80 anni o più). Questo fenomeno, conosciuto come invecchiamento demografico, risulta dall’allungamento della speranza di vita ma soprattutto dalla diminuzione della fecondità, e proseguirà anche nel XXI secolo. La quota di persone con 65 anni o più potrebbe salire dal 16,9% nel 2010 a circa il 28% nel 2060.

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