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ROMA/BERNASvizzera-Italia: accelerazione verso un accordo fiscale

12.06.12 - 16:44
Svizzera-Italia: accelerazione verso un accordo fiscale
ROMA/BERNA - Svizzera e Italia sembrano voler pigiare sull'acceleratore e giungere quanto prima ad un accordo che impedisca l'evasione fiscale di quei cittadini italiani che hanno depositi non dichiarati nelle banche elvetiche. Il contenzioso, che ha diviso negli ultimi anni i due paesi e che ha coinvolto anche il Ticino con il blocco dei ristorni dei frontalieri, è destinato a risolversi.

L'incontro oggi a Roma tra la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf (presente anche la consigliera di Stato ticinese Laura Sadis) e il premier Mario Monti, ha fatto emergere chiaramente le volontà di entrambi i paesi di lasciarsi alle spalle le recenti incomprensioni e giungere a relazioni bilaterali che Monti non ha esitato a definire "eccellenti". "Avanti senza indugi", ha sottolineato la consigliera federale.

L'appuntamento era fissato per le undici. Subito dopo si sono presentati alla stampa sia Monti che Widmer-Schlumpf per esprimere soddisfazione e guardare avanti con ottimismo. Questa visita è "importante e porterà frutti concreti", ha detto il premier italiano. I due paesi condividono "il comune obiettivo del contrasto all'evasione", "una priorità del governo italiano".

Italia e Svizzera, ha precisato da parte sua la presidente della Confederazione e ministra delle finanze (dell'economia, l'aveva definita Monti, correggendosi subito: "mi sbaglio sempre"), concordano "sul fatto di proseguire senza indugio le trattative fiscali e finanziarie". L'obiettivo della Svizzera, ha aggiunto, è creare una "piazza finanziaria forte senza denaro non dichiarato", che porti alla "regolarizzazione fiscale e all'imposizione futura dei contribuenti italiani titolari di conti in Svizzera". In sostanza Berna "dimostra ai suoi partner, in Italia e in altri Paesi, la serietà del suo impegno".

"Siamo convinti - ha detto ancora Widmer-Schlumpf parlando in italiano - che è arrivata l'ora di rilanciare su nuove basi le nostre relazioni. Entrambi i Paesi vogliono eliminare tutti gli ostacoli che potrebbero intralciare relazioni economiche ancora migliori. Tra questi rientrano la regolarizzazione della situazione fiscale, dell'imposizione futura dei contribuenti italiani titolari di conti in Svizzera, nonché le questioni riguardanti l'accesso al mercato, le liste nere, la condizione per evitare la doppia imposizione e l'accordo relativo ai lavoratori frontalieri".

"Il negoziato - ha ancora affermato Monti rispondendo a un giornalista - è complesso, mi è difficile formulare una previsione precisa sulla data di conclusione, la volontà importante è di concludere questo negoziato bene e presto".

Quello odierno, per il premier italiano, è stato un colloquio, "intenso e positivo, nel solco delle eccellenti relazioni bilaterali che esistono storicamente tra i due Paesi". Lo testimoniano i numeri. "L'interscambio commerciale 2011 ha superato i 32 miliardi di euro, con un incremento delle esportazioni italiane pari al 30% rispetto all'anno precedente e un saldo attivo per l'Italia di 9 miliardi. Sono dati estremante positivi", ha evidenziato Monti.

Nell'incontro di oggi, ha riferito il capo del governo italiano, "abbiamo toccato vari temi relativi alla fiscalità". "Sono molto soddisfatto di poter annunciare il buon andamento del gruppo di lavoro bilaterale costituito per esaminare in modo approfondito i diversi temi finanziari e fiscali in vista di soluzioni operative che siano pienamente compatibili con la disciplina comunitaria".

"Oggi - ha proseguito Monti - ci siamo soffermati sul tema della doppia imposizione e sullo scambio di informazioni. Il gruppo bilaterale si riunirà di nuovo a breve (a Berna) riferendo direttamente ai Presidenti". L'avvio dei contatti, ha quindi ricordato, è stato reso possibile dalla "contestuale soluzione di una questione che creava disagi, relativa ai ristorni dei frontalieri. Per l'Italia era un problema fondamentale che è stato superato".

ATS
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