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SVIZZERADomani la firma dell'accordo fiscale tra Svizzera e Germania

04.04.12 - 15:35
Foto Keystone
Domani la firma dell'accordo fiscale tra Svizzera e Germania

BERNA - Svizzera e Germania firmeranno domani l'accordo fiscale riveduto. Il Consiglio federale - ha annunciato il portavoce André Simonazzi - ha dato il proprio consenso al protocollo addizionale, che aumenterebbe i previsti tassi d'imposizione alla fonte. La stampa sarà informata sui particolari, dopo la firma dell'accordo, ha aggiunto Simonazzi. Il governo vuole progredire sulla via tracciata, nonostante le recenti polemiche. Poi, la parola spetterà ai parlamenti dei due paesi.

Per evitare lo scambio automatico d'informazioni sui conti in Svizzera, sollecitata dell'Unione europea, Berna punta su accordi fiscali che prevedono un'imposizione alla fonte riversata al fisco del paese interessato. L'accordo iniziale stipulato con Berlino prevedeva un'imposta forfettaria e anonima del 26,375%, sui redditi dei capilali dei clienti tedeschi depositati nelle banche svizzere.

Il trattato regolerebbe anche gli averi depositati in Svizzera in passato e valutati a oltre 100 miliardi di euro. In questo caso, la tassazione - secondo l'accordo iniziale - varierebbe tra il 19% e il 34% (in funzione della durata e dell'entità del conto). Le banche svizzere verserebbero inizialmente una somma forfettaria di 2 miliardi di franchi, che ricupererebbero in un secondo tempo sul gettito delle imposte liberatorie.

Queste soluzioni sono state ritenute insufficienti dell'opposizione di sinistra in Germania. Visto che la SPD e i Verdi, che controllano vari Länder, possono bloccare la ratifica del testo al Bundesrat (Camera alta), l'accordo è stato riveduto. La stampa ha citato una tassazione dei vecchi patrimoni oscillante tra il 21% e il 41%.

I particolari saranno noti al momento della firma, prevista appunto domani a Berna, ma non a livello ministeriale, secondo Simonazzi. La presidente della Confederazione e ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf terrà una conferenza stampa nel primo pomeriggio. Per i governi dei due paesi, la firma dell'accordo dovrebbe consentire di avanzare in questo contenzioso.

I rispettivi parlamenti dovrebbero successivamente dare il loro consenso alla nuova soluzione, che potrebbe entrare in vigore nel 2013. L'ipotesi di un rifiuto del Bundesrat tedesco non è però ancora del tutto scemata, dato che vari Stati regionali della Germania continuano a ritenere le concessioni elvetiche insufficienti.

Bocche cucite, o quasi, per quanto riguarda la denuncia del quotidiano "Bild" contro la ministra di giustizia e polizia Simonetta Sommaruga. Quest'ultima non ha infatti voluto commentare la vicenda, limitandosi ad affermare che i "consiglieri federali non vanno in vacanza nel periodo pasquale".

Il direttore dell'Ufficio federale della giustizia Michael Leupold non è stato più prolisso sulle conseguenze di questa denuncia, trincerandosi dietro questioni ipotetiche a proposito delle quali non vuole entrare in materia". Per saperne di più sui risvolti giuridici, André Simonazzi ha consigliato ai giornalisti di informarsi presso "qualunque professore di diritto".

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