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SVIZZERALe tre ipotesi: malore, guasto o errore umano

14.03.12 - 18:35
Tragedia di Sierre, tre bambini sono ancora ricoverati in condizioni molto gravi
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Le tre ipotesi: malore, guasto o errore umano
Tragedia di Sierre, tre bambini sono ancora ricoverati in condizioni molto gravi

SIERRE - Sono tre i bambini feriti nel tragico incidente di Sierre che sono ancora a rischio. Lo conferma Jean-Pierre Deslarzes, che parla a nome dei soccorritori vallesani che hanno assistito le persone intrappolate nell'autobus belga.

I feriti più gravi sono ricoverati al CHUV di Losanna, e gli altri si trovano in vari ospedali romandi.

Nella conferenza stampa indetta questo pomeriggio, presenti il Presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf e il premier belga Elio Di Rupo, sono emersi ulteriori dettagli sullo schianto di ieri sera. L'allarme è stato dato da un automobilista di passaggio, e quindi dal centro di sorveglianza del tunnel di Sierre. La sicurezza del tunnel non è in causa, e sono tre le ipotesi vagliate per spiegare l'incidente: malore del conducente, guasto tecnico o errore umano. Nessuna di esse è al momento privilegiata.

Sarebbe stata anche smentita l'ipotesi di un fatale eccesso di velocità dell'autista. Sebbene ancora sotto analisi, la velocità dell'autobus non sarebbe stata eccessivamente alta. Stando ai primi elementi in possesso degli inquirenti, l'autobus era praticamente nuovo e apparteneva ad una ditta di trasporti di eccellente reputazione. Gli autisti, dal canto loro, erano giunti il giorno prima in Vallese e si suppone che abbiano rispettato i tempi legali di riposo.

La galleria teatro dell'incidente è stata inaugurata nel 1999 e registra secondo le autorità vallesane un traffico giornaliero d'intensità "media". La velocità è limitata a 100 km/h. Il procuratore vallesano Olivier Elsig ha promesso ai parenti di tentare di chiarire la dinamica dell'incidente "con la massima trasparenza". Il corpo dell'autista che si trovava al volante al momento dell'incidente è sottoposto ad autopsia. Secondo i soccorritori, i bambini avevano allacciato le cinture di sicurezza.

Il primo ministro belga Elio di Rupo ha definito "notevole" la collaborazione fra la Svizzera e il Belgio, ma il sindaco della cittadina belga di Lovanio, dalla quale provengono parte delle vittime di Sierre, ha criticato dal canto suo la lentezza con la quale le autorità locali sono state informate della tragedia. "L'incidente è avvenuto a 800 chilometri, in un paese estremamente moderno e tecnologicamente avanzato. Mi stupisco che occorrano nove ore per sapere quanto sia successo", ha dichiarato Louis Tobback, ex ministro degli interni ed esponente del partito socialista fiammingo SPA. A questa critica, il comandante della polizia cantonale vallesana ha risposto che ieri sera tre pullman erano in viaggio per il Belgio. "È stato difficile determinare chi si trovava nell'automezzo dell'incidente", ha precisato.

Quello di ieri sera è il più grave incidente con un pullman avvenuto in Svizzera da trent'anni. Il precedente si era svolto a Pfäffikon (ZH) nel 1982. Avevano perso la vita 39 persone.

"Poco prima dell'incidente ci fotografavamo a vicenda, noi e gli studenti che erano sul pullman dell'incidente. Poi non li abbiamo più visti": questo il racconto all'agenzia di stampa italiana ANSA di un bambino di 12 anni - Stefcornelis - che ieri sera si trovava su uno dei tre pullman in viaggio dalla Svizzera verso il Belgio.

Il bimbo, che frequenta la piccola scuola cattolica privata Sint-Lambertus, di Heverlee - nel centro del paese - prova adesso una "strana sensazione. Tutto è così strano - ha detto -. L'autobus era dietro il nostro, è strano sapere che hanno avuto un incidente perché li avevo visti poco prima. I bambini che si trovavano su quell'autobus volevano andare a casa".

Ats / Red

 

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