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L'incidente causò la morte di una donna 31enne e della figlioletta di 5 anni
LOSANNA - Il Tribunale del Nord vodese ha prosciolto due ex dipendenti e un attuale impiegato comunale di Yverdon-les-Bains (VD) accusati di omicidio colposo in seguito ad un'esplosione dovuta a una fuga di gas avvenuta nel 2011 in una palazzina del centro. L'incidente causò la morte di una donna 31enne e della figlioletta di 5 anni.
La deflagrazione si era verificata nel primo pomeriggio del 25 ottobre 2011 anche se la casa non era più rifornita con il gas dal 1998. La mattina dell'incidente, alcuni operai del servizio comunale dell'energia avevano effettuato controlli delle valvole del gas della rete di distribuzione pubblica nella strada davanti allo stabile.
Il gas naturale proveniente dalla rete di distribuzione si era infiltrato nell'appartamento del quarto piano attraverso condotte fuori uso non sigillate. Quando la 31enne accese la lavatrice nella sua abitazione si verificò l'esplosione, che distrusse parzialmente la palazzina.
Dalle indagini è emerso che diversi abitanti dello stabile avevano avvertito l'odore di gas già a fine mattinata, poche ore prima del dramma. Il ministero pubblico non ha perseguito i proprietari dello stabile perché le accuse erano andate in prescrizione.
La Città ha preso atto della decisione e, in un comunicato odierno, si dice sollevata che i tre dipendenti siano prosciolti dai capi d'accusa di omicidio colposo ed esplosione colposa.
