LOSANNAMarco Camenisch resterà in carcere

LOSANNA - L'ecoterrorista grigionese Marco Camenisch, condannato nel 2007 a 8 anni di detenzione per l'assassinio di una guardia di confine svizzera nel 1989 vicino a Brusio (GR), non potrà beneficiare di una liberazione anticipata. Il Tribunale federale (TF) ha confermato una decisione in tal senso del Tribunale amministrativo zurighese.

Nel 2012, quando aveva ormai scontato due terzi della pena, Camenisch aveva chiesto di poter essere scarcerato. Tuttavia sia l'Ufficio dell'esecuzione delle pene del canton Zurigo che il Tribunale amministrativo cantonale avevano respinto la sua richiesta, adducendo che il 62enne anarchico poschiavino restava potenzialmente pericoloso.

La Corte zurighese aveva in particolare rimproverato all'ecoterrorista di non aver interrotto i contatti con i movimenti estremisti. In una sentenza pubblicata il 3 dicembre scorso, il Tribunale federale giudica fondati i timori della giustizia zurighese e considera il grigionese una persona a rischio di recidiva. Secondo il TF, l'interesse generale a proteggere la comunità deve prevalere su quello di Camenisch a tornare in libertà.

Nel marzo 2007, la Corte d'Assise di Zurigo aveva condannato l'ecoterrorista a otto anni di reclusione. Questa sanzione andava ad aggiungersi a una pena di 10 anni di reclusione inflittagli nel gennaio del 1981 nei Grigioni per un attentato dinamitardo a una centrale elettrica nei pressi di Bad Ragaz (SG).

Tenendo conto della nuova condanna, l'anarchico poschiavino avrebbe potuto uscire di prigione al più presto nel 2012, a condizione tuttavia che l'apposita commissione gli avesse concesso lo sconto di un terzo della pena per buona condotta. Ma così non è stato. La scarcerazione di Marco Camenisch è quindi prevista, al più tardi, l'8 maggio del 2018.

ats