Cerca e trova immobili

ZURIGOCaso Mörgeli: prove irricevibili

28.11.14 - 19:14
Iris Ritzmann è accusata di ripetuta violazione del segreto d'ufficio
Caso Mörgeli: prove irricevibili
Iris Ritzmann è accusata di ripetuta violazione del segreto d'ufficio

ZURIGO - È comparsa oggi a giudizio davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo l'ex professoressa dell'Università di Zurigo Iris Ritzmann: la "talpa" accusata di ripetuta violazione del segreto d'ufficio in relazione al "caso Mörgeli". La Corte ha ritenuto che le prove raccolte dal Ministero pubblico siano irricevibili. La sentenza sarà resa la settimana prossima.

La pubblica accusa rimprovera a Ritzmann di aver trasmesso due anni fa al "Tages-Anzeiger" documenti confidenziali sull'operato di Christoph Mörgeli. In seguito alla pubblicazione di quelle informazioni, il consigliere nazionale UDC fu licenziato dal suo posto di direttore del Museo di storia della medicina dell'ateneo zurighese. L'allontanamento fu annunciato nel settembre del 2012 e diventò effettivo alla fine del mese di marzo successivo.

Secondo il tribunale, il Ministero pubblico ha violato la base legale a cui è sottoposto per riunire le prove. Avrebbe dovuto chiedere un'autorizzazione al tribunale competente per poter valutare queste informazioni fornite dall'università.

Per decidere in tal senso, la Corte si è basata sulla decisione del Tribunale federale (TF) dello scorso mese di agosto concernente Christoph Blocher e la vicenda Hildebrand: il TF ha vietato qualsiasi utilizzo della corrispondenza scambiata fra il tribuno zurighese e il settimanale "Weltwoche". In tal mondo il TF difende una concezione ampia della protezione delle fonti, che non comprende solo documenti in mano ai giornalisti, ma anche dati in possesso di persone che sono state in contatto con loro.

Il procuratore ha comunque chiesto una pena pecuniaria di 240 aliquote giornaliere da 90 franchi (21'600 franchi) e una multa da 3900 franchi. La difesa propone l'assoluzione e un risarcimento. Mörgeli non era presente all'udienza.

ats

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE