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ZURIGOCorruzione cassa pensioni BVK, ex banchiere a processo

29.10.14 - 16:42
Corruzione cassa pensioni BVK, ex banchiere a processo

ZURIGO - Un ex banchiere di Credit Suisse è da oggi sotto processo davanti al Tribunale distrettuale di Zurigo in relazione a un'inchiesta legata alla vicenda di corruzione che ha interessato la cassa pensioni cantonale zurighese BVK. Assieme a quattro coimputati ed ex colleghi di lavoro, il 59enne è accusato di aver causato, attraverso transazioni in borsa truccate, un danno finanziario per oltre 15 milioni di franchi alla BVK e a un altro ente cantonale.

Il dibattimento dovrebbe continuare fino a venerdì, mentre non è ancora noto quando sarà pubblicata la sentenza.

L'ex banchiere era un amico di Daniel Gloor, l'ex responsabile delle finanze della BVK che lo scorso mese d'agosto è stato condannato, in seconda istanza, a sei anni di prigione per ripetuta corruzione passiva, infedeltà nella gestione pubblica, riciclaggio di denaro e violazione del segreto d'ufficio.

L'imputato principale del nuovo processo, che in aula ha respinto tutte le accuse, è stato fino al 2011 un quadro dirigente del Credit Suisse ed è in seguito andato a dirigere la BT&T Technology, una società d'investimento a sua volta coinvolta nella vicenda di corruzione.

L'atto d'accusa elenca 196 transazioni scorrette ai danni della BVK e della assicurazione immobiliare cantonale GVK effettuate fra il maggio 2000 e il febbraio 2003 con la complicità di ex colleghi al Credit Suisse.

Il 59enne deve rispondere delle accuse di truffa per mestiere e ripetuta falsità in documenti. La pubblica accusa chiede nei suoi confronti una condanna a cinque anni di prigione, una multa di 10'000 franchi e la restituzione al canton Zurigo di 813'000 franchi.

Secondo le stime del Ministero pubblico, le transazioni incriminate hanno provocato danni finanziari per 15 milioni di franchi alla BVK e alla GVK. La BT&T avrebbe invece incassato 2,3 milioni di franchi di profitti illecite e altri 0,8 sarebbero finiti nelle tasche dell'imputato.

In relazione alla vicenda, il Credit Suisse aveva annunciato due anni fa il versamento di un indennizzo di 18,9 milioni di franchi al canton Zurigo. La somma, che tiene conto del danno finanziario più gli interessi, era stata fissata nell'ambito di un accordo extragiudiziale.

Ats

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