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Mario Babini ha detto di voler continuare a far parte del Consiglio comunale zurighese
ZURIGO - Il gruppo UDC del parlamento della città di Zurigo ha deciso di escludere dai propri ranghi il consigliere comunale Mario Babini. Quest'ultimo, scarcerato due settimane fa dopo aver passato 101 giorni in detenzione preventiva, intende tuttavia rimanere nel legislativo cittadino.
Il gruppo UDC ha annunciato oggi la sua decisione dopo aver ascoltato il diretto interessato. La vicenda che ha portato al suo arresto - Babini è sospettato di aver proferito minacce con un coltello in mano e preso a pugni il barista in un ristorante della città sulla Limmat - e altri episodi analoghi venuti alla luce durante l'inchiesta non lo rendono più sostenibile, hanno dichiarato i responsabili del gruppo parlamentare davanti alla stampa.
Interpellato dall'ats, Mario Babini ha detto di voler continuare a far parte del Consiglio comunale zurighese, nel quale è stato eletto la scorsa primavera. Un'eventuale esclusione dal legislativo cittadino potrebbe essere decisa soltanto dal Consiglio distrettuale nel caso l'eletto fosse giudicato colpevole.
Contro il 57enne è stato aperto un procedimento penale per minacce e violazione di domicilio. Secondo una ricostruzione pubblicata all'inizio di luglio dal "Blick", teatro delle sue intemperanze è stato la sera del 30 giugno un ristorante che appartiene ad un cuoco noto per la partecipazione ad una trasmissione di una tv locale.
Il deputato cittadino UDC, apparentemente sotto l'influsso dell'alcol, avrebbe importunato gli avventori, preso a pugni un barista e, impugnando un coltellino da tasca, avrebbe minacciato di tagliare la gola ad un cliente (o allo stesso barista, secondo altre versioni di stampa).
ats
